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I Militari del Nucleo CITES del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, assieme ai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Alba Adriatica, hanno posto sotto sequestro, già convalidato, 8 esemplari di Testuggini (1 di Testudo hermanni L. e 7 di Testudo marginata L., di cui 4 nati quest’anno), illecitamente detenuti da T. B., ultrasessantenne di Morro D’Oro, presso la propria abitazione.

L’indagine, scaturita da un esposto anonimo pervenuto alla Polizia Locale del posto, ha portato alla denuncia dell’uomo alla Procura della Repubblica di Teramo per detenzione illecita di specie tutelate dalla Convenzione di Washington – Cites, inserite nell’Allegato “A” (di maggior riguardo) di un Regolamento del 1997 che tutela nell’Unione Europea tali animali, poiché sprovvisto della prescritta documentazione Cites.

Il sequestro segue il rinvenimento, nei giorni scorsi, durante un servizio in ambito urbano di Montesilvano, in Via Chiarini, di un altro esemplare vagante di Tartaruga terrestre (Testudo hermanni L.).

I Forestali, stante il ritrovamento in un ambiente estraneo alla specie e considerate le fratture abbastanza recenti sul suo carapace, hanno prelevato il rettile e lo hanno affidato, assieme alle altre Tartarughe sequestrate, al Giardino Zoologico “Safari Park” di Rocca San Giovanni (CH), struttura idonea a curare e detenere tali animali.

Considerato il luogo insolito in cui è stata trovata, sono in corso accertamenti per verificare la provenienza della Tartaruga rinvenuta e l’eventualità che sia stata coinvolta in un incidente stradale.  Per la detenzione di tali “specimen” Cites è comunque necessario possedere un’apposita autorizzazione rilasciata dall’Autorità Cites, oltre a quella prevista da una Legge italiana del 1992.

 “Queste Tartarughe selvatiche in via di estinzione”, ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri di Pescara, “vanno tutelate soprattutto negli ambienti urbani o antropizzati, dove devono affrontare pericoli  sconosciuti. È necessario quindi prestare attenzione a tali rettili e non toccarli o prelevarli, se non per prestare loro soccorso, in caso di evidenti segni di ferite presenti sul loro corpo”