Il momento è delicato, ma Giulio Ciccone non molla. Adesso deve vincere una sfida ben più importante di quelle su una bicicletta. Il campione teatino, che nel Giro d’Italia dell’anno scorso ha vinto la maglia azzurra di miglior scalatore, era tra i partecipanti alla ‘Tirreno-Adriatico’, ma ha dovuto rinunciare dopo esser risultato positivo al Coronavirus al test il 31 agosto, al quale si era sottoposto in conformità con le norme Uci. Era in ritiro con la sua squadra, la Trek-Segafredo, in Trentino e della truppa è risultato positivo al Covid-19 solo lui.
Niente “Corsa dei due mari”, scattata ieri a Lido di Camaiore, e niente successivi appuntamenti su strada per lui, dunque, incluso quel Mondiale che, dopo il rinvio dei Giochi Olimpici, era il grande obiettivo di stagione per il corridore di Chieti. “Con lui si perde una pedina importante”, ha sentenziato il c.t. Davide Cassani in merito alle prospettive della Nazionale per la rassegna iridata, ma adesso ciò che conta è la salute.
E sulle condizioni di Ciccone, l’ultimo aggiornamento è quello fornito proprio dallo stesso ciclista a mezzo social. “Sto vivendo un momento difficile e molto complicato. Questo maledetto virus mi ha travolto e steso”, le sue parole. “Ora che arrivavano tre appuntamenti fondamentali come Tirreno, Mondiale e Giro, mi ritrovo a dover pensare a guarire e ad interrompere fino a chissà quando la mia attività. Non è facile accettare tutto questo, dopo tanti sacrifici e rinunce. E non è facile soprattutto vivere la realtà che mi circonda, per il bene dei miei cari innanzitutto. Un grazie di cuore a tutti quelli che mi sono stati vicini. Io sono uno che non molla mai, lo sapete, ma ora che più che mai l’affetto di amici e tifosi è quello che mi aiuta a guardare avanti”.
Il capitano della Trek-Segafredo, Vincenzo Nibali, è rammaricato per l’assenza di Giulio. “È pesante, non posso nasconderlo”, le parole dello Squalo di Messina. “È tra i migliori scalatori in circolazione, un elemento essenziale: non solo per me, ma anche per l’intera squadra. Oltre che dal punto di vista sportivo sono molto dispiaciuto sotto il profilo umano. Voglio solo augurargli di stare bene e di guarire, innanzi tutto, con la speranza di ritrovarlo presto al mio fianco”. La speranza è quella di poter rivedere Ciccone in gara al Giro d’Italia, che scatterà il 13 ottobre e che prevede due tappe tutte abruzzesi, ma al momento non si possono fare previsioni. La possibilità che salti anche la partecipazione alla kermesse rosa è assai probabile.