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Arriva la star ad illuminare il Pescara Jazz 2020: signore e signori, Paolo Fresu. Acclamato in Italia come all’estero, sulla scena da sempre, big indiscusso del suo strumento, la tromba. A Pescara si esibirà con lo storico Devil Quartet, alla guida di altri tre big indiscussi del panorama jazz italiano, quindi Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria.
L’appuntamento è al D’Annunzio alle 21.15, domani sabato 18 luglio (biglietti 25, 20, 15 euro). Il pubblico potrà ascoltare quattro “diavoli musicali” che hanno macinato tanta esperienza e tanta strada, esplorando i più diversi territori della musica del nostro tempo. Dopo un inizio elettrico e alquanto mosso – attraverso l’idea tutta di Fresu di un nuovo senso di musica meticciata – il gruppo arriva a sorprendere ancora, proponendosi, in studio di registrazione, in una versione completamente acustica, ribaltando canoni e abitudini. 
“Onore a Fresu e a questo straordinario gruppo – commenta il manager Vic Albani – che, dopo un’alba elettrica, sulla scia della fortunata precedente esperienza del leader con il quartetto Angel, ha trovato nuova linfa creativa con i Devil”. Da qui dunque il nome del gruppo.
La band proporrà i dialoghi sonori di Fresu – registrati nell’album Carpe Diem – che si intrecciano con quelli degli altri tre autentici assi dell’ “Italian style” (per usare l’espressione coniata da Franchini, giornalista e musicologo). Splendida anche l’immagine di copertina dell’album, creata in tecnica digitale da Barbara Valsecchi con l’ormai riconoscibile tocco grafico di Benno Simma.
“Di Fresu – commenta il manager Vic Albani – niente di più da dire se non far notare il dono della sua quasi infallibilità, e di un suono che sembra rispondere con i fatti alla celebre massima di Dostoevskij, per il quale solo la bellezza salverà il mondo”.
Ma quali sono gli ingredienti di tanto successo?  “La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi” si legge nelle note di presentazione dell’artista. Ed infatti, è raro saper unire una tale varietà di elementi e Paolo Fresu ci è riuscito. Dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla Nouvelle Vague del jazz europeo.

Non meno importante, per tratteggiare meglio il suo profilo, è l’etichetta discografica TǔkMusic, pensata e creata proprio da Fresu per dare risalto ai migliori giovani talenti e l’esperienza da presidente della neonata Federazione nazionale del Jazz italiano.
Il gran finale del Pescara Jazz si terrà domenica sera, con un doppio concerto: il pescarese Claudio Filippini in piano solo e la cantante Maria Pia De Vito con i Dreamers. 
Ricordiamo che è aperta al pubblico la nuova biglietteria, esterna al teatro, sempre sul Lungomare Colombo 122, in una splendida area urbana recentemente riqualificata. Questi gli orari: 17-20. La sera degli spettacoli saranno attivi anche i botteghini, a partire dalle 20.30. I biglietti sono inoltre disponibili sul sito di CiaoTickets e presso i punti vendita convenzionati. Per info: 393.9055578 oppure 085/693093. 
Promosso dall’EMP con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara (in particolare dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato al Turismo e Grandi Eventi), e in collaborazione con il Marina di Pescara, il Pescara Jazz rientra nel cartellone multidisciplinare del PeFest.
Saranno osservati tutti i protocolli di sicurezza previsti dalla normativa anti-Covid19.

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