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L’assessore all’ambiente, Nicola Campitelli, in una nota, interviene sulla vicenda della bonifica del sito inquinato di Bussi. «Le opposizioni – scrive l’assessore – dimenticano che abbiamo un piano operativo concertato tra la Regione Abruzzo e le amministrazioni interessate posto in essere per svolgere tutte le attività prodromiche all’esecuzione dei lavori di bonifica del sito da parte dei soggetti competenti. Inoltre – osserva Campitelli – non citano la nota del 2018 redatta dal Ministero dell’ambiente, guidato dal Ministro Costa, dove si evince che il ministero è la stazione appaltante e gli adempimenti di legge è a proprio carico (ex D.Lgs 50/2016). Se il capogruppo M5S in Regione avesse letto con attenzione, in questo caso avrebbe preso atto dei numerosi interventi e le diffide notificate al Ministero dell’ambiente che, per oltre 2 anni, non ha provveduto a concludere la procedura ad evidenza pubblica, poi espletata e conclusasi nei tempi con aggiudicazione definitiva dell’appalto del 7 febbraio 2018. Per oltre 3 anni, pertanto, ha procrastinato ogni adempimento di legge in esecuzione dell’accordo di programma siglato il 7 maggio 2017. Queste punti sono contenuti nel testo della sentenza del Consiglio di Stato, e lo stesso Ministero, nell’ultima nota del 28 aprile 2020, non pone dubbi sulla interpretazione. L’unico dato di fatto è che l’attuale Giunta regionale, dopo decenni di stalli e rimpalli, si stia occupando del corretto ed efficiente svolgimento (in tutte le sue fasi e attività tecnico-amministrative) del procedimento di bonifica e della reindustrializzazione delle aree contaminate di Bussi. E’ priorità della Giunta Marsilio – conclude Nicola Campitelli – la tutela dei nostri territori e, soprattutto, di sostenere i cittadini residenti nelle zone interessate dal disastro ambientale», conclude Campitelli.

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