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In spiaggia di Pescara proseguono i lavori di pultiura e manutenzione degli operatori balneari delusi dall’ultimo PDCM perchè, ad un mese dal possibile inizione della stagione, non ancora hanno riferimenti certi su come preparare l’accoglienza. Intervista a Stefano Cardelli, titolare di uno stabilimento in centro di Pescara e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

“Siamo alla vigilia della stagione estiva e purtroppo ancora senza certezze sul come la categoria dei balneatori potrà operare. Attendevamo con ansia, ieri sera , linee guida sulla materia ed invece non c’è menzione alcuna nell’ultimo Dpcm del governo Conte. Ciò significa che chi oggi ha il potere di decidere è dissociato dalla realtà”. Così, il capogruppo di fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa ed il coordinatore provinciale del partito, Stefano Cardelli, che è anche titolare di una attività balneare.

“Evidentemente non si ha piena contezza della tempistica necessaria per preparare le spiagge ed allestire i locali – proseguono– se a fine aprile ancora non vengono fornite  precise indicazioni su ciò che sarà possibile fare e quanto invece sarà precluso, sulle distanze da mantenere nel posizionamento e montaggio di palme ed ombrelloni, sul contingentare il numero delle persone,sulle disposizioni sanitarie da seguire, e su quanto altro sia utile per consentire ai balneatori di intraprendere tutti gli adeguamenti necessari e farsi trovare pronti per l’apertura”. Cardelli precisa che “in condizioni di normalità occorrono mediamente 60 giorni per predisporre la preparazione completa delle spiaggee se il divieto di allestimento prosegue – afferma – l’intera categoria si troverà in enorme difficoltà. Io sono pronto, come anche gli altri imprenditori, ad impiegarne 30 di giorni ma devono comunicarci il prima possibile il da farsi. A partire dal livellamento della sabbia – spiega – operazione attualmente interdetta, poiché non siamo autorizzati a far entrare i trattori, e che presumibilmente sarà possibile iniziare dopo il 4 maggio quando sarà consentito l’ingresso dei mezzi di movimento terra. Ancora una settimana, altro tempo perso per un comparto che, al momento, è abbandonato a se stesso”. “Già di per se sarà una stagione nera per l’intero settore turismo – dichiara Testa – e quello balneare, che in Abruzzo conta ben 600 realtà e ciascuna di esse porta con se in media dai 20 ai 25 dipendenti, rischia il crollo. Ulteriori esitazioni e ritardi del Governo produrranno danni irreversibili. Inoltre, pur se sarà’ un’estate diversa e difficile da vivere, va altresì ricordato quanto il mare sia fonte di salute, e penso ai tanti bambini ed anziani e alle loro necessità di trascorre giornate in spiaggia in tutta sicurezza”. “E’ indispensabile – concludono i due esponenti di Fratelli d’Italia – avere immediatelinee direttive e misure certe perfar affrontare la stagione nel miglior modo possibile, ricordando che il turismo balneare corrisponde al 29,5 % del totale del turismo in Italia con una crescita del +17,8% negli ultimi 10 anni”.