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Nemmeno il “distanziamento sociale” imposto dalle norme in vigore sembra aver fermato  l’attività degli spacciatori e dei loro clienti. Lunedi pomeriggio, infatti, i militari della Stazione di Casalbordino hanno tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti D.R.F., 50enne pregiudicato di Casalbordino appartenente ad una nota famiglia rom del posto. Era da qualche giorno, infatti, che i militari tenevano d’occhio l’abitazione dell’uomo, già noto per reati analoghi, dove da qualche tempo era stato notato un viavai piuttosto inusuale, tenuto conto soprattutto degli attuali divieti alla circolazione delle persone imposti dalle ordinanze governative. La conferma che poteva trattarsi di attività di spaccio è arrivata quando un giovane del posto si è avvicinato con la propria autovettura all’abitazione dell’uomo: una frazione di secondo e quest’ultimo, uscito furtivamente di casa, ha consegnato all’acquirente due piccoli involucri di cellophane che, recuperati dopo la perquisizione personale del giovane, sono risultati contenere complessivamente mezzo grammo di cocaina. Per D.F.R. è quindi scattato l’arresto in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti mentre per l’acquirente, un giovane del posto, la segnalazione alla Prefettura di Chieti per uso personale e la contestazione della sanzione amministrativa per aver violato le norme anti-contagio. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto lunedì sera D.F.R., dopo le formalità di rito, è stato tradotto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Nella mattinata di ieri, poi, l’uomo è stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di Ortona dove, in videoconferenza, secondo le recenti disposizioni del Ministero di Giustizia, si è celebrata l’udienza di convalida con la partecipazione, da remoto, del difensore, del Pubblico Ministero e del G.I.P. del Tribunale di Vasto. Quest’ultimo, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto applicando a D.R.F. la misura cautelare del divieto di dimora in Casalbordino e rinviando il rito direttissimo al prossimo mese di giugno.

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