Un primo ventaglio di richieste formulato dai balneatori, soprattutto di carattere economico e burocratico per facilitare la ripresa della stagione turistica e una valutazione, da parte dell’amministrazione comunale, della qualità del sostegno che sarà possibile fornire agli operatori del settore per incentivare un mercato che, questa è una delle poche certezze, vivrà essenzialmente di una “clientela di prossimità”.
La Commissione Turismo del Comune di Pescara, presieduta da Manuela Peschi, si è riunita oggi insieme con la Commissione Territorio (presidente Andrea Salvati) per ascoltare le associazioni dei balneatori e l’assessore Alfredo Cremonese: è stato necessario un aggiornamento (domani, 21 aprile, ore 10, sempre in videoconferenza) per proseguire l’approfondimento di necessità e opportunità che dovranno essere messe insieme per creare un circuito virtuoso.
I numeri, nella loro crudezza, sono impietosi e parlano innanzitutto di diciannove strutture alberghiere praticamente chiuse, senza tener conto del sostanziale azzeramento di attività dei tanti bed&breakfast che insistono non solo su Pescara città, ma anche nei centri confinanti e che sono anch’essi base per il turismo balneare estivo. 1500 le persone che vivono grazie all’economia degli stabilimenti, comprese le gestioni familiari, e 150 i bagnini che lavorano stagionalmente sulle spiagge.
Questa è l’economia in ginocchio ai tempi del Covid.
L’assessore Alfredo Cremonese ha disegnato quello che lui stesso ha definito un quadro drammatico della situazione con gli operatori che, anche dopo l’autorizzazione del Presidente della Regione Marco Marsilio a eseguire i lavori in spiaggia, vivono in un clima di totale incertezza.
Questo in attesa delle linee guida del Ministero della Salute che serviranno a definire come sarà necessario muoversi per la gestione dell’arenile: se sarà dunque possibile utilizzare le palme o se invece, mantenendo le distanze, saranno installati solo gli ombrelloni. E con quali numeri in termini di presenze.
In questa primissima fase le richieste dei balneatori si sono concentrate essenzialmente sulla necessità di una minore pressione fiscale e di finanziamenti a fondo perduto, oltre che sulla concessione del cosiddetto bonus vacanze, su cui sta ragionando il Governo.
Per gli operatori è anche assolutamente necessario che la Regione si adegui alla proroga delle concessioni stabilita con la Legge Centinaio, un elemento di certezza utile ad ottenere linee di credito anche chi ha il titolo in scadenza e che quindi avrebbe grosse difficoltà di accesso al credito.
Da snellire anche le procedure burocratiche, considerate troppo pesanti e troppo lunghe.
Dal punto di vista organizzativo l’assessore Alfredo Cremonese ha puntato sulla proposta di realizzazione di un’app per le prenotazioni che consenta di gestire con più facilità il distanziamento sull’arenile. Soluzione comunque già applicata negli anni scorsi in altre regioni.
“Dobbiamo valutare – sottolinea la presidente della Commissione Turismo Manuela Peschi – quale saranno le possibilità di sostegno da parte dell’amministrazione comunale anche alla luce del bilancio e di eventuali trasferimenti da parte dello Stato. Domani approfondiremo anche un tema fondamentale, quello di come sarà possibile conciliare domanda e offerta, dal punto di vista economico e degli spazi, in modo da consentire una ripartenza virtuosa della stagione. I balneatori chiedono una maggiore occupazione di suolo pubblico, aumentando magari la quota fronte strada. Vedremo come potremo farlo per loro come per bar , ristoranti e operatori del food in genere. Credo che la possibilità di andare in spiaggia, o comunque in vacanza, sia un aiuto non solo concreto, ma anche psicologico forte per la ripresa. Penso a fasce sociali deboli, come anziani e bambini, che forse più di altre stanno pagando questi quaranta giorni di lockdown. Proseguiremo i nostri lavori domani e oltre, coinvolgedo anche le altre commissioni consiliari, penso ad esempio ad Attività Produttive presieduta da Fabrizio Rapposelli, per mettere in campo tutte le idee e le soluzioni possibili”.