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Ripensare il modo di fare impresa nel periodo di convivenza con il virus “diversamente sarà molto difficile mantenere i turni dei mezzi di trasporto come erano per garantire la mobilità agli abruzzesi: ci sarebbe bisogno di quattro/cinque volte il numero attuale degli autobus. E questa ipotesi non è sostenibile”. Il sottosegretario alla Giunta regionale con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, fotografa con la redazione di “Sos Coronavirus” lo scenario di una “ripartenza” da avviare anche in Abruzzo e annuncia che “stiamo già fissando un tavolo Regione, aziende di trasporto, associazioni di lavoratori e imprese per capire come diversificare i turni e fare del nostro meglio. Il nostro banco di prova saranno le necessità dei tanti lavoratori, penso all’area della Val di Sangro, per esempio, e tutto il mondo della scuola: dobbiamo ragionare e fare in modo che le imprese ripensino il modo di fare impresa”. Per compensare la contrazione delle entrate, già lamentate dalle società trasportistiche, in particolare da Saga che ha parlato di ricavi prossimi allo zero, D’Annuntiis ha spiegato che “abbiamo chiesto allo Stato ulteriori 700 milioni di euro per pagare il servizio vuoto per pieno e garantire la sopravvivenza di tante aziende”. Secondo D’Annuntiis, che riconosce agli abruzzesi il grande senso di responsabilità nel rispettare i divieti e al personale sanitario il grande sforzo nel prendere in carico i tanti pazienti Covid19 “se è vero che l’emergenza sanitaria ci impone la massima prudenza ed il rispetto dei protocolli è pur vero che comincia a nascere una preoccupazione per la situazione economica e per un disagio sempre più diffuso nella società. Mi auguro, quindi, che si possa ripartire al più presto”.