CONDIVIDI

Il Premio internazionale NordSud, creato dalla Fondazione Pescarabruzzo, perde uno dei più prestigiosi interpreti della narrativa contemporanea presenti nel proprio albo d’oro, Luis Sepúlveda.
Intervenuto alla cerimonia di premiazione nel 2013, Sepulveda aveva lasciato alla platea pescarese una toccante interpretazione del concetto di “Contemporaneità”, profondamente intrisa del senso di mutevolezza dell’esistenza che tutta la sua biografia riflette: “La mia è una idea di contemporaneità – aveva detto – che non si ferma solo con il discorso intellettuale, ma che fa pensare alla contemporaneità come alla parola detta che viene portata via dal vento, perché parte dalla mia cultura del Sud. E così quando torno nel mio Paese, il Cile, nel profondissimo Sud del Mondo, chiamato Patagonia, la terra che io amo, mi piace assistere al “concorso della bugia”. Arrivano i contadini, i gauchos dalla parte argentina della Patagonia, dalla Terra del Fuoco, anche dall’Uruguay. Sono cantori di bugie. Le storie raccontate non vengono scritte né registrate, ma semplicemente vengono raccontate, lasciando che queste parole vengono portate via dal vento. Viene organizzato anche un altro concorso che mi piace molto, di poeti popolari, che si sfidano tra di loro con versi improvvisati. Anche in questo caso la recitazione non viene trascritta né registrata. Non si scrive, non si filma, ma si lascia che la parola venga portata via dal vento”.