In una nota stampa, che riportiamo integralmente, il chiarimento del sindaco di Pescara Calrmo Masci:
“Non ho potuto né voluto sottrarmi all’obbligo e al dovere di un gesto di pietà cristiana al passaggio del feretro di un concittadino strappato all’affetto dei cari dalla pandemia di Coronavirus. Ho incrociato per strada il carro funebre con le spoglie di Mimmo Grosso mentre mi recavo in Comune per l’assise civica. Sul lungofiume nord, all’altezza di via Puccini, mi sono fermato il tempo di segnarmi con la croce, per poi immediatamente proseguire verso il Municipio ed effettuare il previsto collegamento on line del consiglio comunale durante il quale si sono ascoltate attraverso le finestre aperte le sirene delle imbarcazioni per il saluto all’esponente della marineria.
Non esistono pertanto casi né polemiche da alimentare strumentalmente. I fatti sono fatti e non sono neppure da interpretare, per la loro totale chiarezza e assoluta trasparenza, perché non ci sono state né deroghe né eccezioni a quanto disposto su scala nazionale dai Dpcm e su scala locale dalle ordinanze che io stesso ho emanato. Non risultavano peraltro pervenute richieste di autorizzazione a effettuare esequie né tanto meno avrebbero potuto essere inoltrate o accettate, stante la situazione sanitaria e le prescrizioni per evitare il contagio. In ogni caso sul posto erano presenti appartenenti alle Forze dell’ordine”