Stamattina, nella sala Tricolore del Comune di Montesilvano, si è svolta la conferenza stampa organizzata dal gruppo Pd alla Regione per presentare l’interrogazione regionale sul Sir Saline-Alento e sul Sir Chieti scalo (ex conceria Cap) e fondi Masterplan.
Erano presenti il capogruppo Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli.
Sono inoltre intervenuti per il gruppo consiliare PD di Montesilvano il capogruppo Enzo Fidanza e i consiglieri Antonio Saccone e Romina Di Costanzo; per il gruppo consiliare PD di Città Sant’Angelo, invece il capogruppo Antonio Melchiorre e i consiglieri Patrizia Longoverde e Catia Ciavattella; l’associazione Annozero, invece, era rappresentata da Alessio Pisciella.
“Il primo motivo per cui abbiamo indetto questa conferenza – hanno spiegato gli intervenuti – è rivendicare un investimento fatto dalla precedente giunta regionale di centrosinistra, che ha investito 10 Mln di euro di fondi Masterplan per intervenire sui due Siti di interesse regionale: Sir Saline Alento e Sir di Chieti Scalo (ex conceria Cap).
Oggi, in particolare, parliamo dal territorio di Montesilvano, ma con i consiglieri di Città Sant’Angelo, perché rivendichiamo attenzione e ci preoccupa l’avvicinarsi di una data in cui, in assenza di azioni, si rischia la revoca dei finanziamenti. Entro il 31 dicembre 2021 dovranno essere, infatti, contratte le OGV, cioè le obbligazioni giuridicamente vincolanti che si concretizzano con la sottoscrizione del contratto con la ditta aggiudicataria.
Sembrerebbe un tempo abbastanza lontano, ma sono lontani per quel che riguarda il Saline anche gli obiettivi che il servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo ha dato ad Arap, che è stazione appaltante di questo investimento e che sono: la riperimetrazione del SIR Saline-Alento, la messa in sicurezza e bonifica della discarica di Villa Carmine e la bonifica del SIR di Chieti Scalo – ex conceria Cap.
Su tutti e tre gli obiettivi siamo molto distanti, per questo oggi presentiamo una interpellanza in Consiglio regionale per conoscerne le cause.
Durante questa conferenza ci occuperemo meno della bonifica del Sito d’Interesse Regionale di Chieti Scalo, che però è contenuta nella interrogazione. Per quanto riguarda, dunque, la riperimetrazione del SIR Saline Alento, possiamo dire che inizialmente, ovvero dal 1998, la Regione Abruzzo propose il SIN ricomprendendo nello stesso porzioni di terreno di 300 metri a cavallo dei fiumi. Dopo il D.M. 7/2013 il Sin venne derubricato in SIR con una riduzione della estensione. Il servizio Gestione rifiuti ha chiesto in particolare tra gli obiettivi la riperimetrazione del SIR ritenendo utilizzabili i fondi Masterplan per completare gli interventi sui siti di Moscufo e Città Sant’Angelo che non sono ricompresi nel SIR (che invece già include Cappelle sul Tavo). ARAP ha eseguito delle indagini per la riperimetrazione utilizzando la quota di anticipo dei fondi Masterplan, ma ad oggi questa riperimetrazione non è avvenuta, nonostante due richieste avanzate da Arap a settembre e a ottobre 2019 e quindi si rischia di non poter ricomprendere questi interventi. In merito alla messa in sicurezza e bonifica della discarica Villa Carmine di Montesilvano, invece, in questi giorni assistiamo a vari interventi sulla stampa che riguardano la discarica di Villa Carmine e sono tutti interventi utili per tenere alta l’attenzione, ma ci sono alcuni aspetti che sfuggono e che meritano particolare attenzione: il completamento delle MISE, misure di emergenza; la bonifica definitiva della discarica, che presenta almeno due problemi: da una parte il tempo, dato che si rischia anche qui di perdere un finanziamento che mai è stato così corposo, e dall’altra la natura dell’intervento che deve essere, a nostro avviso, risolutivo; i fondi a disposizione riguardano anche le economie del primo SIN.
A giugno 2019, nel corso del sopralluogo eseguito tra Arta e Arap, le vasche sono state trovate piene di percolato. È stato anche riattivato da dicembre 2019 il servizio di captazione del percolato, ma ciò avviene con un gruppo elettrogeno. Ci chiediamo come siano stati fatti questi interventi in precedenza e quando verrà ripristinato un servizio adeguato che non costringa Arap ad andare ogni quindici giorni sul posto per attivare l’impianto con un gruppo elettrogeno. Continua invece lo svuotamento del pozzo lato ovest (febbraio 2020) del sito, ma ci chiediamo e chiediamo alla Regione Abruzzo se queste misure del Mise siano sufficienti ad evitare che il percolato continui a confluire nel Saline e da qui nel mare e se non sia urgente una riprofilatura della montagna dei rifiuti che eviti il crollo prima dell’intervento. Con determina n. 30 del 29 gennaio 2020 Arap ha affidato al Prof. Piero Sirini lo studio del modello concettuale del sito di Villa Carmine e il successivo studio di fattibilità sulla base del piano di caratterizzazione eseguito. Verranno avanzate cioè delle ipotesi da sottoporre agli enti locali per la bonifica del sito. Noi sappiamo che quando il Saline è in piena penetra nel sito della discarica per metri e metri e ciò causa che i 350mila metri cubi di rifiuti di Villa Carmine siano “a bagno”. Ci aspettiamo soluzioni definitive e non palancolature come avvenuto per la Tre Monti di Bussi, dai cui piezometri si rileva ancora inquinamento. Chiediamo che la Regione Abruzzo investa ulteriori fondi per risolvere il problema in maniera definitiva.
Se nel mese di marzo avremo lo studio del modello concettuale, solo a fine aprile avremo uno studio di fattibilità e poi questo andrà sottoposto agli enti locali. Questo significa che si aprirà una lunga fase di discussione, con molta probabilità andranno trovati ulteriori fondi per completare il progetto (lo dice già Arap) e solo inseguito si potrà procedere con la gara. Quindi il termine del 31 dicembre 2021 (per contrarre le Ogv) anche qui rischia di avvicinarsi pericolosamente senza azioni positive iniziate. Richiamiamo la Regione a seguire con più attenzione questo procedimento, pur sapendo che Arap fino ad oggi ha lavorato bene”.
“Il nostro obiettivo – hanno concluso Blasioli e Paolucci -, con questa interrogazione che ci è stata sollecitata dai gruppi consiliari del PD, è tenere alta l’attenzione su questo procedimento, che mai ha potuto contare su uno stanziamento certo di una somma così rilevante, per salvaguardare, anche in base alle future scelte, l’ambiente fluviale e marino della provincia di Pescara”.