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Un’analisi approfondita basata sui numeri dalla quale discende la necessità di agire senza ulteriori indugi per risolvere i problemi legati alla gestione della farmacia comunale, che risulta in perdita in ogni esercizio, a cominciare dal 2005 per arrivare al 2013, per un totale che sfiora i 600 mila euro. «Il tempo degli esperimenti è terminato – spiega il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno – e non possiamo perdere tempo in inutili e sterili discussioni mentre il denaro dei cittadini viene sprecato. Soprattutto in una fase delicatissima per i bilanci comunali come quella che stiamo vivendo, dobbiamo chiudere tutti i rubinetti di spreco e dedicare ogni risorsa risparmiata alle famiglie che più ne hanno bisogno».

Il primo cittadino presenta una tabella che evidenzia la situazione dei conti della farmacia. «Si tratta di un estratto del più ampio tema dell’operazione verità che stiamo preparando con la Giunta comunale, attraverso la quale risponderemo con la forza delle cifre alle chiacchiere. Rispettiamo tutti ma non possiamo farci bloccare dalle pastoie della vecchia politica che tanto hanno danneggiato i Montesilvanesi», aggiunge Maragno.

Anno

Perdita Farmacia Comunale

Utile/Perdita Azienda Speciale

2005

-27.092,81

-171.186,80

2006

-29.847,60

-292139,76

2007

-77.195,03

-35.463,00

2008

-129.781,59

-202.863,00

2009

-43.992,33

37.426,00

2010

-99.681,62

70.088,00

2011

-38.056,78

27.308,00

2012

-77.813,77

8.423,00

2013

-50.023,00

7.643,00

2014

(stima effettuata al 31/07/2014)

-74.907,25

Totale perdite accertate 2005-2013

-573.484,53

«Viene così dimostrato che le perdite per la gestione della farmacia – aggiunge Maragno – vanno a incidere negativamente anche sui conti dell’Azienda Speciale che attualmente gestisce il servizio. Di conseguenza andiamo a sottrarre fondi a una struttura che eroga servizi fondamentali nel sociale».

L’analisi non si ferma però qui. Altre due tabelle elencano quali potrebbero essere i vantaggi per i bilanci del Comune con l’affidamento in gestione del servizio. «Con questa semplice manovra, potremmo avere tra minori costi e nuovi incassi, un vantaggio complessivo immediato che supera i 500 mila euro e a regime una riduzione di spese che si aggirerebbe sui 300/350 mila euro all’anno. Basterebbe questa riflessione a far comprendere i riflessi positivi di questa scelta che potrebbe essere ancora più proficua qualora il canone di concessione di partenza venisse aggiudicato a una cifra più alta», dice ancora Maragno.

Ipotesi di concessione in gestione

Entrate per il Comune al Primo anno

Entrate per il Comune anni successivi

Canone Concessione (importo minimo base d’asta)

40.000,00

40.000,00

Contributo una tantum

100.000,00

Riacquisto merci magazzino e arredi

130.000,00

Percentuale (1 per cento) sul fatturato a base d’asta (fatturato 2013 di 800 mila euro)

8.000,00

Azzeramento perdite d’esercizio (riferimento anno 2013)

50.023,00

Totale ENTRATE

320.023,00

48.000,00

Minori spese (basate sui dati 2013)

Costi personale

204.123

Costi per servizi

18.146

Godimenti beni di terzi (affitto)

33.475

Totale RISPARMI

255.744