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La situazione del commercio nella città di Montesilvano è diventata drammatica anche su Corso Umberto, soprattutto nel tratto che va dal complesso ex Monti a Viale Europa. Per decenni purtroppo le varie amministrazioni comunali che si sono succedute, non hanno mai pensato di organizzare il centro città in base alla sua vocazione commerciale e nulla è stato mai fatto per adeguare i luoghi a tal esigenza; il grande passaggio di auto in assenza di strategie, non ha prodotto le economie che potenzialmente altri luoghi vicini sono stati all’altezza di sfruttare. Nel corso degli anni, la nostra Associazione di commercianti, ha tentato più volte di aprire un dialogo costruttivo con gli amministratori eletti ma ci siamo resi conto, visto il risultato, che la nostra disponibilità al dialogo e all’azione, alcune volte anche critica, è stata interpretata erroneamente come una sorta di opposizione politica e non come un valido supporto alle buone pratiche amministrative legate al rilancio del commercio nella città. Il caso di Via Roma, ultimo degli avvenimenti cittadini, può essere usato come esempio: in una riunione con l’attuale Sindaco e alcuni Assessori della precedente giunta Maragno, avevamo individuato chiaramente le criticità di una riqualificazione disarticolata dal contesto urbano circostante ed era evidente già allora che tale progetto di riqualificazione sarebbe stato un clamoroso insuccesso per le pochissime ma preziose attività commerciali presenti. Ben inteso, la riqualificazione era necessaria ma andava inquadrata in un discorso più ampio che doveva tener conto delle peculiarità di Corso Umberto I, di Via D’Annunzio, della Stazione e perché no anche del Museo del Treno (struttura di proprietà comunale con un potenziale attrattivo enorme, a oggi del tutto ignorato). Tutto previsto quindi e come sempre inascoltato. A ogni occasione di confronto e di dialogo con gli amministratori, abbiamo ufficializzato proposte, manifestato necessità e condiviso progetti che allo stato attuale, sono rimasti semplicemente sogni nel cassetto. Ci riferiamo al piano insegne da noi studiato, progettato, condiviso e ignorato. Alla delocalizzazione dei cassonetti dei rifiuti, completamente fuori controllo, oggi come allora, richiesta  da noi studiata, progettata (con l’ausilio di tecnici e dirigenti comunali), condivisa e ignorata. Piano viabilità dei mezzi pesanti, stessa sorte, tutto ciò, tradotto significano anni di abbandono, incuria e degrado che ha reso quella che era l’area di maggior pregio commerciale, una cloaca a cielo aperto, il cui squallore è completamente ignorato da chi è stato deputato dai cittadini ad amministrare la Città. Le nostre aspettative erano importanti, soprattutto perché il comparto economico del commercio è fondamentale per il benessere del cittadino; a oggi nulla è stato fatto delle tante cose promesse.

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