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Ieri presso la Sala Edolo Masci della Provincia di Pescara, la Commissione per le pari Opportunità ha incontrato una delegazione dell’Arci.

“Un’organizzazione – spiega la referente Arci Pescara, Gianna Marcasciano – che conta una partecipazione quasi tutta al femminile impegnata da sempre nei progetti di accoglienza, di contrasto alla povertà educativa, di promozione sociale e interculturale.

L’obiettivo dell’incontro è quello di far conoscere l’innovativo progetto dal basso: Women do”.

“Un progetto – spiega la Marcasciano – che nell’utilizzare la risorsa Impatto+ vuole creare strumenti di inclusione, autonomia e opportunità per le donne, focalizzando l’attenzione sul bisogno che più di ogni altro emerge dai territori: l’inserimento lavorativo. Particolare attenzione viene data alle donne, non più giovanissime, che sono fuori o sono fuoriuscite dal mercato del lavoro e che faticano a rientrarci.
Finalità è migliorare l’accesso delle donne ai servizi e prodotti finanziari esistenti; creare un modello operativo tra gli stakeholder per mettere a sistema servizi e prodotti finanziari esistenti; favorire l’avvio di attività e progetti imprenditoriali a gestione femminile”.

ARCI Pescara è già partner di un progetto finanziato dal fondo FAMI, FIN – Finanza Inclusiva, finalizzato a migliorare l’inclusione finanziaria, lavorativa e sociale dei migranti sul territorio.

Il progetto è destinato a formare 15 donne, anche organizzate in piccoli gruppi, disoccupate e over 35, avviando iniziative di animazione territoriale e comunicazione, un corso di formazione ed educazione finanziaria, previdenziale, assicurativa e di amministrazione e contabilità aziendale di base.

“Ridurre il divario nell’accesso ai servizi finanziari e nell’emancipazione economica – spiega la Presidente della CPO, Romina Di Costanzo – è il primo tassello per garantire una maggiore autonomia della donna, contribuendo a ridurre il gender gap rispetto alle competenze finanziarie. Un divario tra uomini e donne, spesso determinato da una minore conoscenza delle donne rispetto ad alcune materie, cui va ad aggiungersi una sorta di ‘underconfidence’, ovvero una minore fiducia femminile nella propria preparazione”. “Si tratta di un lodevole progetto, in quanto l’alfabetizzazione finanziaria contribuisce in maniera in maniera indiretta a contrastare l’allarmante fenomeno della violenza di genere, spesso correlata a situazioni di totale dipendenza economica dal contesto familiare, garantendo alle donne, le basi per una propria autonomia di conoscenza”“Women do conta su un sistema di crowdfunfing; – conclude DI Costanzo – abbiamo ancora una decina di giorni per dar forza a questo virtuoso progetto: fino al 31 gennaio, infatti, ciascuno potrà contribuire aderendo con una donazione finanziaria”

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