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In occasione dell’inaugurazione del terzo ponte sul Saline, si è svolta stamane presso la Sala Tricolore del Palazzo di Città di Montesilvano, la conferenza stampa congiunta dei gruppi consiliari PD-Progressisti per Montesilvano e M5S, in merito alla mancanza di una pianificazione strategica di insieme per lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana.

Presenti oltre ai Consiglieri Comunali di opposizione del PD, Enzo Fidanza, Antonio Saccone e Romina Di Costanzo, dei 5S, Paola Ballarini e Gabriele Straccini, l’onorevole pentastellato, Andrea Colletti, insieme ad altri attori della società civile: Italia Nostra, Antonio Delle Monache di Federconsumatori, e l’Arch, Di Giampietro, WebStrade.

La Città di Montesilvano, – denunciano i consiglieri di minoranza – ai sensi della legge regionale n.26/2018, in accoglimento dell’esito referendario del 2014, è destinata a diventare parte integrante di una futuro agglomerato urbano, che sarà la Nuova Pescara.

Tuttavia, in barba agli adempimenti normativi, la città manca da anni di un Piano Urbano del traffico, PUT, obbligatorio per legge e tanto meno di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, PUMS raccomandato dalla Commissione europea”.

La Consigliera Romina Di Costanzo (PD), che apre la conferenza, spiega “Senza strumenti di pianificazione, l’Amministrazione continua a perseverare in scelte che non tengono conto di una visione strategica di insieme. La scelta infausta di aprire al traffico il nuovo ponte alla foce del Saline, in congiunzione con una mancata dotazione infrastrutturale viaria sui Comuni di Città Sant’Angelo e Silvi, andrà inevitabilmente ad inficiare negativamente sugli attuali assetti della mobilità locale, riversando i flussi veicolari sul lungomare. Lungomare, per il quale invece a livello urbanistico si annuncia la volontà di una riqualificazione con una pineta più avanzata verso il mare che la renda una strada parco estesa puntando sulla ciclo pedonalizzazione supportata dalla mobilità sostenibile. E’ evidente che urge una strategia proiettata al futuro di pianificazione integrata e condivisa per il territorio nel suo insieme, che attui ad esempio, un Piano Strutturale Intercomunale, di cui il Comune di Montesilvano potrebbe proporsi come capofila. Piano che innova concettualmente il vecchio PRG a partire dai Comuni protagonisti della Nuova Pescara, e che, a differenza del PRG non ha carattere prescrittivo ma definisce indirizzi per la futura gestione del territorio, in uno scenario di lunga durata, valuta la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali ed antropiche presenti, indicandone le soglie di criticità”.

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