CONDIVIDI

Un Natale nel segno della bellezza all’istituto Don Orione di Pescara. La bellezza di un saggio di nuoto, realizzato da bambini e ragazzi disabili che frequentano la piscina, e la bellezza del presepe vivente, interpretato da giovani con disabilità, educatori, medici e personale della struttura di via Aterno. Un doppio, affascinante appuntamento in programma sabato 13 dicembre 2014 a partire dalle ore 15.00, rivolto a tutta la cittadinanza.

410
Sarà proprio il saggio di nuoto ad aprire il pomeriggio: bambini e ragazzi che frequentano la piscina dimostreranno davanti ai propri genitori tutto quello che hanno acquisito dai qualificati istruttori di nuoto. È prevista anche la presenza dei ragazzi con disabilità del Don Orione, che si sono ben integrati nei gruppi di nuoto. In totale, si esibiranno circa quattrocento ragazzi, e sono attese non meno di 1200 persone. Il saggio inizierà alle 15.00 e andrà avanti fino alle 19.00.
Alle 16.30, poi, nel parco dell’istituto è in programma l’altro atteso momento: il tradizionale presepe vivente dell’istituto don Orione. Fedele alla tradizione cristiana come sempre proposto da San Luigi Orione, sarà interpretato e vissuto dai ragazzi della struttura, tra cui ottanta disabili, insieme ad educatori, medici e personale dedicato. Il gesto è realizzato con la collaborazione del Liceo musicale di Pescara, con le musiche eseguite da alcuni alunni dell’istituto.
“Si tratta – dicono Don Primo Coletta, direttore del Don Orione di Pescara, e Renato Di Fiore, responsabile della struttura – di due momenti particolarmente importanti per il nostro istituto, sia perché i protagonisti sono proprio i ragazzi che accompagniamo quotidianamente in processi di riabilitazione, cura o semplice attività fisica, sia perché vogliamo proporre a tutta la cittadinanza un momento di bellezza capace di riproporre la straordinarietà del Natale, del Dio fatto uomo che accoglie e ama ognuno di noi per come siamo, come ci ha sempre testimoniato San Luigi Orione, e come ci sforziamo quotidianamente di testimoniare alla nostra città da quarant’anni”.

Piergiorgio Greco