I
militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara, nel mese di
novembre 2018, hanno portato a compimento l’esecuzione di un decreto di
sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Pescara per il reato di
peculato, nei confronti del Direttore pro
tempore di un ufficio postale della provincia di Pescara, il quale,
abusando delle proprie funzioni, nel periodo fra il 2015 ed il 2018, si era
appropriato indebitamente di denaro sottratto dai rapporti intrattenuti da
numerosi correntisti postali per circa 340.000
euro.
L’attività
ha permesso di rinvenire e sottoporre ad un primo sequestro per equivalente immobili
e disponibilità finanziarie per circa 62.000
euro.
Ma cosa
ancor più particolare è risultato il tentativo dell’indagato di sottrarre al
sequestro quanto possibile ed in particolare, spogliandosi simulatamente della proprietà
della sua autovettura, acquistata da meno di due anni.
Infatti
presso gli uffici del P.R.A. di Pescara, i Finanzieri, che si erano ivi recati
per sottoporre asequestro un’autovettura di proprietà dell’indagato, appuravano
che la stessa stata “venduta” ad un familiare, per l’importo dichiarato di 10.000 euro, proprio in quella mattinata.
I mirati accertamenti eseguiti dalle
Fiamme Gialle, hanno consentito di raccogliere elementi sufficienti a dimostrarecome
l’autovettura fosse rimasta sempre nella disponibilità dell’indagato e che,
quindi, il trasferimento di proprietà sarebbe stato solo fittizio, in quanto
posto in essere con l’unico fine di evitare il provvedimento di sequestro
emesso dall’Autorità Giudiziaria.
Tali risultanze venivano
rappresentate alla Procura della Repubblica, che richiedeva ed otteneva dal GIP
del Tribunale di Pescara, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo
dell’automobile, ritenendo che, di fatto, la vendita sia stata strumentalmente
simulata.
Così è stato possibile pervenire
al sequestro della stessa, per un valore totale di beni ad oggi individuati e
sequestrati ai fini della successiva confisca, di 70.000 euro.
L’attività condotta nei giorni
scorsi, dimostra quanto alta sia l’attenzione del Comando Provinciale di
Pescara e della locale Procura della Repubblica ai fenomeni illeciti e alle
truffe a danno dei risparmiatori, che minano la fiducia dei cittadini nel
corretto funzionamento degli intermediari finanziari.