Toccante e commossa iniziativa stamattina a Pescara. All’interno del parco comunale di Villa Sabucchi, in viale Bovio, è stata installata una panchina rossa.
L’iniziativa è in ricordo di Anna Carlini, la giovane 33enne pescarese, affetta da problemi psichici, stuprata e uccisa nel tunnel della stazione ferroviaria nella notte tra il 29 e il 30 agosto del 2017 ed è stata promossa dall’associazione Val Pescara Protezione Civile; Psicologi per i Popoli Abruzzo; Kairos; Stati generali delle donne. Era presente anche l’associazione LAAD, cui è affidata la gestione del Parco.
Sono intervenuti, inoltre Isabella e Vincenzo, familiari della giovane assassinata, e l’Assessore alle Pari opportunità Nicoletta Di Nisio oltre a numerosi cittadini e frequentatori del Parco.
Le Panchine Rosse, presenti in varie città d’Italia, sono promosse dagli Stati Generali delle donne per dire NO alla violenza contro le donne. Sono una accusa e, nello stesso tempo, una speranza. La panchina diventa un simbolo del posto occupato da una donna vittima di femminicidio. Monito contro la violenza verso le donne, in favore di una cultura di parità.
La Panchina Rossa a Villa Sabucchi, come quella installata nel parco Calipari, vuole indurre i cittadini a fermarsi ed a non dimenticare. La panchina cambia il paesaggio a cui siamo abituati e ci induce a riflettere.
Sono qui oggi sia come donna – ha dichiarato l’Assessore Di Nisio – e anche se non ricoprissi un ruolo istituzionale sarei intervenuta come semplice cittadina che sente quasi quotidianamente notizie riguardanti atti di violenza sulle donne. Atti compiuti da individui di ogni categoria sociale, culturale e religioso, in ogni città e paese del mondo.
Non dimentichiamo certo l’ultimo accaduto a Francavilla al mare: 11 coltellate ad una giovane donna da parte di un uomo che, ha poi dichiarato, di “amarla”. Sempre più si confonde l’amore con il voler possedere e sempre più si intende affermare non un rapporto paritario ma un semplice “possesso”, quasi che la donna sia un oggetto. Ecco che poi, quando il rapporto si incrina, scatta la violenza.
Questa è una panchina rossa che è un simbolo, vuole indurre chi passa a riflettere sul problema. Secondo fonti della Polizia (Direzione Centrale Anticrimine) nei primi nove mesi del 2018, il numero delle donne uccise è stato di 94 donne. Tanto c’è da fare, quindi, per contrastare i femminicidi, ma anche le violenze – spesso non denunciate – che le donne subiscono. Come Assessore utilizzerò il mio mandato per promuovere e rafforzare le iniziative in questo settore.