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Il Sindaco Masci deve prendere atto che dopo anni di confronti su numeri e approfondimenti sulla questione del DEA di secondo livello non esiste altra via che il Dea integrato fra i due nosocomi e non solo per soddisfare le direttive del decreto Lorenzin. Il maggior numero di UOC dell’Ospedale di Pescara è stato determinato proprio da decreti dell’allora Commissario ad acta e Presidente della Regione D’Alfonso che ben prima dell’inizio di procedura di attuazione del Dea di II livello, con il silenzio assordante del PD teatino, sono stati spostati dall’ospedale di Chieti a Pescara cosa che non ha potuto fare per evidenti motivi strutturali per la cardiochirurgia che è rimasta e rimarrà a Chieti e non per motivi di campanile, ma per la storia recente che tutti conosco e per a facoltà di Medicina, per cui è quello teatino è Clinicizzato. Senza parlare dell’inutile sperpero di soldi pubblici per spostare il 118 all’aeroporto dopo e sono stati constatati che per dimensionalità, capacità di posteggio su gomma e pista di atterraggio e qualità della gestione dell’emergenza urgenza, il 118 di Chieti era già pronto per ospitare la centrale unica d’emergenza urgenza. Sull’analisi dei dati, degli indici di appropriatezza e il numero di accessi e, quindi la qualità dei servizi assistenziali è difficile discernere in due parole e sono stati oggetto di analisi approfondita con esperti del settore e analisti che dopo numerosi incontri, relazione ed analisi sono arrivati alla determinazione che l’ottimizzazione della resa di prestazioni si ottiene solo integrando i due ospedali. Il mio amico ed ottimo amministrazione Carlo Masci se ne faccia una ragione, d’altronde non c’è altra soluzione se non il  DEA 2 livello integrate fra i due Ospedali è stato certificato nuovamente  giorni orsono  dall’Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì che ha predisposto nuova relazione e risposte al Tavolo di Monitoraggio tenutosi il 30 luglio u.s. Credo che sia ormai giunto il momento di superare queste sterile ed inutile richieste e polemiche ma di lavorare tutti per dare al ns Abruzzo, una cittadella della sanità vasta Chieti – Pescara, che finalmente favorisca anche la mobilità attiva da altre provincie e regioni, con un servizio  e assistenza sanitaria  di eccellenza che sia a disposizione delle tante richieste di sanità che ci vengono rivolte. Sono certo che il bravo sindaco di Pescara lavorerà insieme al Governo Regionale ed al sottoscritto per arrivare a questo risultato importante nell’interesse della salute abruzzesi al quale singolarmente non si arriverebbe mai, ma che i due nosocomi, in sinergia, sicuramente possono raggiungere.

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