CONDIVIDI

“Purtroppo non possiamo cancellare ciò che è stato, non possiamo rimettere indietro le lancette del tempo e riabbracciare Marco, ex studente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, ma soprattutto un ragazzo gioioso, solare, amico di tutti. Possiamo però trasformare il dolore per la sua perdita in atti di generosità e di amore, e il dono di un defibrillatore da parte dei genitori, Anna Maria e Claudio, e della sorella Claudia, oggi ci rende più ricchi non semplicemente di uno strumento salvavita, ma di umanità”. Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Alessandra Di Pietro, nel corso della cerimonia odierna organizzata per intitolare il Laboratorio di Cucina numero 2 dell’Officina del Gusto del ‘De Cecco’ a Marco Di Nino, giovane ex studente, diplomato nell’anno scolastico 2016-2017, drammaticamente scomparso lo scorso agosto ad appena 23 anni, a causa di un malore che lo ha colto nel sonno, mentre lavorava come cuoco a Moena, in provincia di Trento, dove si era trasferito partendo dalla sua città d’origine, Scafa. E in occasione dell’intitolazione i genitori hanno voluto donare alla scuola un defibrillatore. Presenti alla cerimonia, oltre alla Dirigente Alessandra Di Pietro, la famiglia di Marco Di Nino, tra cui il padre Claudio Di Nino, agente di Polizia stradale in forza al Comando di Chieti, la madre Anna Maria Astrologo, e la sorella minore Claudia, gli zii e cugini, il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri, i rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’Istituto, Chiara Favetta, Loredana Marinelli e Marcella D’Ancona, la rappresentante degli studenti nel Consiglio d’Istituto Naomi Allegro, gli amici e compagni di scuola di Marco Di Nino, tra cui Ivan Di Palma e Oscar Capricci, che con Marco e con Federico Cavicchia, quest’ultimo oggi assente per impegni di lavoro, hanno rappresentato lo ‘zoccolo’ duro della protesta studentesca promossa dall’Alberghiero per l’assenza dei laboratori e contro le voci di un trasferimento in provincia dell’Istituto stesso.

“Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Marco – ha detto la dirigente Di Pietro aprendo la cerimonia -, che non era solo un bravo studente, corretto, sempre educato, ma io l’ho definito il ‘gigante buono’ perché nei giorni della protesta in difesa della nostra scuola, mi disse ‘Preside, io ci sarò sempre e proteggo lei e tutti gli altri ragazzi’. E se oggi il nostro Istituto ha l’Officina del Gusto, se siamo riusciti a ottenere dei bellissimi laboratori, 4 di cucina e uno di pasticceria, è stato anche per merito di Marco, io sono orgogliosa dei miei ragazzi, del nostro Marco, della sua allegria, della sua spontaneità, che era il suo grande talento, oltre alla sua professionalità in cucina”. Subito dopo la dirigente Di Pietro e la famiglia si sono diretti nel Laboratorio numero 2, al pianterreno dell’edificio di via dei Sabini, “scelto appositamente perché si trova nel cuore dell’Officina del Gusto, quindi per la sua centralità che ci permetterà di portare sempre il ricordo di Marco nel cuore”, come ha spiegato la Di Pietro, ed è stata scoperta la targa con l’intitolazione al giovane Di Nino, tra la commozione generale dei presenti. Quindi i genitori hanno consegnato alla Dirigente e alla scuola il defibrillatore, utile a salvare vite umane in caso di necessità ed emergenza. “Tutti abbiamo conosciuto l’autenticità bonaria di Marco, oggi – ha ripreso la dirigente Di Pietro – scegliamo di non pensare solo alla perdita, ma di guardare ai momenti belli e di far vivere per sempre Marco nel nostro ricordo. Per questo abbiamo realizzato un progetto concreto, che rappresenti un omaggio alla sua memoria, intitolandogli uno dei nostri nuovi Laboratori di Cucina, quello in cui realizziamo menù importanti, ma anche piatti semplici e quotidiani. Peraltro anche la scelta della giornata odierna non è stata causale: oggi l’Alberghiero ‘De Cecco’ sta ospitando gli esami di qualifica di tutte le classi terze, quindi oggi è una giornata viva, vivace grazie alla presenza dei nostri ragazzi che sono l’anima dell’Istituto, proprio come sempre lo sarà Marco. Quel laboratorio, d’ora in avanti, sarà il modo migliore per ricordare un giovane Chef, cresciuto tra i nostri banchi, che già rappresentava, anche fuori regione, la parte migliore dell’Abruzzo, quella che s’impegna e costruisce e si appassiona al proprio lavoro”. Poi la parola ai suoi compagni di scuola: “Con Marco – ha ricordato Oscar Capricci – ho condiviso gli anni della scuola e una delle proteste più belle e meglio organizzate mai viste prima, una protesta che ci ha permesso di avere un Istituto funzionale e laboratori d’eccellenza. Marco meritava che gli fosse intitolato un Laboratorio e meritava quella targa, ha sempre creduto nell’Istituto Alberghiero e nella cucina”. “Marco, anche fuori dalla scuola -.ha aggiunto Ivan Di Palma –, era una persona meravigliosa e oggi ringrazio la dirigente Di Pietro per aver scelto di lasciare per sempre una traccia di Marco in questo Istituto”.

CONDIVIDI