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Due sconfitte a Porto Sant’Elpidio, in campionato e in Coppa Italia, e una a Fabriano e Senigallia negli ultimi due match disputati: le Marche si confermano amarissime per l’Unibasket Amatori Pescara che cade al cospetto della Goldengas per 87-80

Non è un periodo felice per la squadra del presidente Carlo Di Fabio, con la truppa che nel girone di ritorno non sta riuscendo a ripetere quanto di straordinariamente buono fatto nella prima metà di una regular season dunque dai due volti. E la sconfitta di Senigallia conferma in pieno il momento di difficoltà del gruppo guidato da coach Rajola, che domenica nel derby contro Giulianova è chiamato ad una prova d’orgoglio.

Primo quarto avvincente, con un avvio sprint di Pescara grazie ad un parziale di 5-0. Dopo 2’37’’, con il punteggio di 3-9, coach Foglietti è costretto a chiamare il primo timeout di giornata per destare i suoi da un approccio al match sin troppo soft. Ma al rientro in campo Potì e Caverni continuano il monologo biancorosso e, con il contributo dei compagni, siglano il massimo vantaggio sul 5-18. Capitanelli, con due falli dopo metà tempino, lascia il suo posto a Pedrazzani per il primo cambio deciso da coach Rajola, che per il resto del quintetto conferma Leonzio, Potì, Caverni e Serafini. Pierantoni prova a caricarsi i suoi sulle spalle e con due triple consecutive rimette in partita Senigallia (-6 a 2’30’’ da fine tempino). C’è spazio sul finale anche per Carpanzano (che rileva Leonzio) ed è una bomba del nuovo entrato ad interrompere il break dei padroni di casa. I lunghi di Pescara sono già carichi di falli ed anche Pedrazzani, con due sanzioni personali, è costretto ad uscire per far spazio a Micevic. Rajola getta nella mischia anche Gay, ma i marchigiani riescono ad accorciare sino al -1 (23-34) con un prepotente ritorno.

Al rientro in campo Senigallia, con due liberi di Gurini, mette per la prima volta nella partita la testa avanti ma ciò che più preoccupa in casa Pescara è la situazione falli: 3 per Carpanzano, 2 a testa per Serafini, Capitanelli e Pedrazzani. Morgillo & Company sembrano rinati dopo l’avvio choc e coach Rajola si rifugia in timeout dopo 1’16’’ da inizio quarto. Margiotto sigla il + 8 (32-24) con due ottime giocate al rientro in campo dei contendenti, palesando la difficoltà dell’Amatori a rimettersi in ritmo e a riannodare il filo di una partita che sta diventando particolarmente complicata. Senigallia tocca anche la doppia cifra di vantaggio, Pescara soffre sotto le plance e si macchia di errori banali: inevitabile per il tecnico ospite chiedere un nuovo minuto di sospensione dopo 5’ di gioco. Uno stratosferico break di 12-0 riporta l’Amatori in avantinel punteggio all’intervallo (41-44), preannunciando altri 20 minuti di battaglia.

I primi due quarti sono stati simili nella sostanza, benchè di marca opposta nello svolgimento: meglio nella prima metà del primo quarto Pescara e meglio Senigallia nella seconda parte, con ruoli invertiti nei successivi 10 minuti di gioco. Partita vibrante ed aperta, ma di non semplice lettura.

Al rientro in campo un parziale di 7-3 consente a Leonzio e compagni di mantenere il vantaggio, incrementandolo inizialmente. Senigallia però è un osso duro e a metà tempo compie il sorpasso (55-54), con Pedrazzani che in un colpo solo tocca i 4 falli dopo uno sfondamento ed un tecnico. Gurini (già 23 punti personali per lui) è glaciale nelle scelte offensive e chirurgico nelle esecuzioni e Senigallia aumenta il vantaggio (63-56) a 2’ da fine quarto. L’Unibasket Amatori paga inevitabilmente alcune sanguinose palle perse e una situazione falli sempre più pesante.

L’ultimo quarto si apre sul 65-59 dopo un terzo periodo che ha visto un parziale di 24-15 in favore della Goldengas. Serve un sussulto di orgoglio, condito dalla lucidità della ragione, all’Amatori per raddrizzare il match. Gurini piazza subito la quinta tripla della sua gara, confermandosi autentica bestia nera della truppa di Rajola. E’ dall’arco che Senigallia sta costruendo le proprie fortune, con 36 punti già griffati dalla lunga distanza a metà tempo quando tocca il +11 (74-63). Caverni con due triple consecutive prova a far tenere l’Amatori aggrappata alla speranza, ma Gurini è una sentenza e continua a macinare punti e spettacolo. E quando Ale Potì è costretto ad uscire in barella dal campo a 2’25’’ dalla fine, la serataccia è completa. Nel finale Pescara accorcia (coach Rajola rimedia il secondo tecnico personale e viene allontanato dalla panchina), ma al suono della sirena il tabellone recita 87-80. Vince Senigallia, condannando l’Amatori alla seconda sconfitta consecutiva.

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