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Autosave-File vom d-lab2/3 der AgfaPhoto GmbH

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Montesilvano hanno arrestatoun uomo D.M. ed una donna S.B. entrambi quarantenni edimoranti a Montesilvano,ritenutiresponsabili di circonvenzione di persona incapace. La vittima del reato è un anziano signore di Montesilvano di circa 85 anni. L’attività di indagine, avviata a fine agosto del 2018, ha consentito di dimostrare che da tempo l’anziano consegnava la pressoché totalitàdella propria pensione(1.000 euro su 1.200) ai due soggetti. Il tutto è nato da una conoscenza occasionale tra la donna e l’anziano. Costei ha approfittato della circostanza per congegnare il piano criminale coinvolgendo un suo amico. I due “attori”, arrivavano anche ad accompagnare la vittima presso l’Ufficio postale e poi, con abilità di parola e di atteggiamenti, una volta usciti dall’Ufficio, si facevano consegnare buona parte della somma. La donna, peraltro con precedenti vicende giudiziarie,era riuscita a farsi “riconoscere” dalla vittima addirittura come una “nipote” e di conseguenza questi sentiva il dovere morale di aiutarla,spogliandosi però delle sue risorse economiche.Per mesi è stato fatto credere all’anziano che il suo denaro fosse utilizzato per far fronte alle sue esigenze di vita e per il suo sostentamento, grazie ad un abile gioco di dare e avere, cioè di minime somme necessarie al sostentamento (circa 200 euro al mese) che gli venivano concesse. In realtà la coppia spendeva il resto in tutt’altro modo (per l’acquisto di stupefacente e per le esigenze quotidiane degli arrestati). Il tutto è sempre stato riscontrato dai militari della locale Stazione (Comandata dal Maresciallo Maggiore Domenico ADDESI), i quali, d’intesa con il PM hanno tenuto sotto osservazione per un certo periodo la coppia fino al raggiungimento pieno, univoco ed inequivocabile delle condotte di reato contestate. Ieri, si è dunque conclusa questa squallida vicenda portata all’attenzione dei Carabinieri dal figlio della vittima il quale comunicò i suoi sospetti allorquando si accorse che il padre, che vive da solo, manifestava difficoltà economiche non giustificabili. L’ordinanza di custodia cautelare è stata richiesta dal PM – Dott.ssa Benigni e concessa dal GIP – Dott.ssa Di Carlo.I due sono ora agli arresti domiciliari.

E’ stata restituita alla vittima la sua libertà economica di cui era ormai privata da troppo tempo.

Con l’occasione si ribadisce l’attenzione che l’Arma dei Carabinieri rivolge a queste tipologie di reati, e si sottolinea l’importanza della collaborazione dei cittadini con le istituzioni, in  modo tale da poter permettere gli opportuni accertamenti, ed evitare gli odiosi reati ai danni delle fasce protette.

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