L’Ospedale di Chieti sarà la prima struttura pubblica in Abruzzo a ospitare, da domani, un ambulatorio di «Medicina biologica e funzionale», dedicato al benessere psicofisico delle persone interessate a strumenti terapeutici innovativi e complementari rispetto alla medicina tradizionale, quali l’omeopatia e l’omotossicologia. Sarà un filtro ospedaliero per intercettare un bisogno di «altra terapia» e dare risposte corrette in un ambito assistenziale istituzionale, evitando il rischio che figure professionali non qualificate possano proporsi in alternativa all’attività medica.
L’ambulatorio, diretto dalla dottoressa Tiziana Ferrara, medico del Pronto soccorso dell’Ospedale di Chieti, è aperto al pubblico ogni mercoledì pomeriggio. Alla visita si accede tramite prenotazione al Centro unico di prenotazione aziendale. La prestazione sanitaria, in quanto al di fuori dei Livelli essenziali di assistenza, è soggetta a pagamento di una tariffa definita, il cui costo è di 26 euro.
La scelta della Direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti va a colmare un vuoto in Abruzzo: altre Regioni come Toscana, Lombardia e Piemonte hanno già incluso le prestazioni di medicina complementare nella specialistica ambulatoriale, accogliendo precise richieste dell’Organizzazione mondiale della sanità, che esorta gli Stati Membri a fornire a consumatori e operatori sanitari una valida informazione sulla medicina non convenzionale per promuoverne un utilizzo appropriato, ovvero complementare e non alternativo alla medicina tradizionale.
«La medicina non convenzionale, che sia omeopatia o omotossicologia – spiega Tiziana Ferrara -, è uno strumento in più nel bagaglio del medico. Non va vista come un’alternativa al farmaco tradizionale, bensì come un elemento che riesce a coadiuvarlo nel trattamento di sintomi aspecifici. Le aree applicative della Medicina biologica e funzionale sono multiple e svariate, dalle patologie cronico-degenerative, come l’artrosi e l’osteoporosi, alle condizioni stress-correlate come la fatica cronica e i disturbi PNEI (PsicoNeuro Endocrino Immunologici); dai disordini metabolici come le epatopatie funzionali alle malattie infiammatorie come il colon irritabile, le dispepsie e la stipsi».