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Contribuire a superare le criticita ricercando e producendo nuove soluzioni e valorizzando le buone pratiche esistenti in un’ottica di trasformazione culturale attraverso la creazione di una nuova rete comunitaria mutualistica e solidale in grado di accogliere le istanze concrete delle donne. E’ l’obiettivo del “Patto per le Donne” promosso dalla Commissione regionale per le Pari Opportunita’ (Cpo) e sottoscritto, questa mattina, a Pescara, dai quattro candidati alla carica di presidente della Regione Abruzzo: Giovanni Legnini, Marco Marsilio, Stefano Flajani e Sara Marcozzi. Presenti all’incontro, oltre agli aspiranti governatori, la presidente della Cpo, Gemma Andreini, e le rappresentanti delle associazioni e degli organismi che hanno fornito il loro apporto alla stesura del documento. Il “Patto per le Donne” e stato messo a punto con l’ausilio di tante professioniste, associazioni e organismi operanti sul territorio, il cui contributo e stato dettato dall’esperienza maturata nel confronto quotidiano con le peculiari esigenze del mondo femminile. Pertanto, maturando la consapevolezza che occorrono politiche ad hoc, la Commissione pari opportunita si fa portavoce di tutte le esigenze emerse. “Questo progetto di rete – ha detto Gemma Andreini – che si ispira al documento #unpattoperledonne realizzato dagli Stati generale delle Donne, e’ una sorta di ‘sperimentazione’ dalla quale prendere spunto per proporre alla nuova amministrazione regionale di realizzare un progetto innovativo, il primo tra le regioni d’Italia, che preveda la creazione di una piattaforma digitale, (per la quale ho pensato anche un nome emblematico “L’Orecchio di Dionisio”), in grado raccogliere le istanze di tutti dal singolo cittadino, alle associazioni , alle associazioni di categorie e organismi operanti sul territorio e divenire uno strumento strutturato ed utilizzabile come apporto di idee a supporto dell’amministrazione regionale”. Legnini, candidato del centrosinistra, ha sottolineato che “l’obiettivo delle pari opportunita’ deve essere un obiettivo che unisce e che impegna, innanzitutto, noi uomini. Durante la mia esperienza al Csm – ha aggiunto – siamo riusciti ad elevare la percentuale delle dirigenti donne negli uffici giudiziari: dal 12 per cento siamo passati ad una media pari circa al 36 per cento. E sono anche fiero di un’altra iniziativa che ho fortemente voluto e cioe’ quella dell’emanazione delle linee guida sul contrasto alla violenza di genere. Ho voluto richiamare questo perche’ nel precedente Csm su 26 componenti solo tre erano donne. Nonostante cio’, siamo riusciti a conseguire questi obiettivi”. Da parte sua, Marsilio, candidato del centrodestra, ha sottolineato che “in Italia siamo indietro nelle politiche di genere” e ha espresso il timore che “nonostante la doppia preferenza di genere, alla fine non saranno tante le donne in consiglio regionale. Lo dico con un po’ di pessimismo ma anche di realismo”. “Abbiamo votato la legge sulla doppia preferenza di genere – ha sottolineato Marcozzi, candidata del M5S – perche’ bisognava dare un segnale e cominciare da qualche parte, anche se il M5S in linea di massima e’ contrario alla doppia preferenza poiche’ crediamo che una donna debba essere votata non in quanto donna ma perche’ e’ persona capace. La doppia preferenza di genere e’, quindi, un segnale a tutto l’Abruzzo che dobbiamo iniziare a ragionare in maniera diversa. Per cui mi auguro che ci siano piu’ donne all’interno del prossimo consiglio regionale”. Il candidato di Casapound, Stefano Flajani, nel sottoscrivere il documento ha espresso parere favorevole alla creazione di una piattaforma digitale, “perche’ consente a tutti i cittadini – ha sostenuto – di confrontarsi con l’amministrazione”.