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Nel corso della serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal Capitano Antonio Di Mauro, sono stati impegnati a massa nelle ricerche di un rapinatore che, nel giro di mezz’ora o poco più, ha tentato dapprima di rapinare una parafarmacia ubicata in Pescara e poi, muovendosi con un’auto risultata rubata, ha perpetrato una seconda rapina ai danni di una tabaccheria corrente in Montesilvano.

Il malintenzionato, dunque, a conclusione di speditiva manovra info-investigativa, è stato identificato in Fanesi Enrico cl.’80, soggetto già noto alle FF.OO., il quale, dopo circa un’ora dalla seconda rapina, grazie alle incessanti ricerche messe in atto, è stato rintracciato nel quartiere “Rancitelli” e tratto in arresto, nella quasi flagranza dei reati di rapina, tentata rapina e ricettazione, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia cittadina.

Nello specifico, l’uomo, alle ore 19.00 circa di ieri, a bordo di una Fiat Panda (risultata asportata al legittimo proprietario alle precedenti ore 18.00), ha raggiunto prima la citata parafarmacia e, dopo aver fatto irruzione all’interno, armato di un oggetto appuntito, ha minacciato il proprietario cercando di costringerlo a consegnargli l’incasso della giornata. La reazione del farmacista, che non assecondava le richieste del Fanesi, ha fatto sì che questi desistesse dall’intento dandosi subito a precipitosa fuga a bordo dell’auto suddetta.

Dopo circa mezz’ora, ha poi raggiunto una tabaccheria ubicata in Montesilvano, ove, previa minaccia di una siringa intrisa di sangue rivolta  alla proprietaria, si è fatto consegnare soldi contanti.

Dall’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza presente sul luogo della prima rapina ed in base alla fisionomia e portamento dell’uomo, quest’Arma ha subito appurato che trattavasi proprio del Fanesi, il quale, esito manovra informativa, è stato rintracciato e fermato alle successive ore 20.30 nel quartiere “Rancitelli”, mentre l’auto utilizzata per gli spostamenti è stata rinvenuta nelle immediate vicinanze.

Vistosi scoperto, medesimo ha poi fornito agli investigatori indicazioni circa il luogo ove aveva abbandonato durante la fuga alcuni indumenti utilizzati e la refurtiva, facendo pertanto rinvenire, nei pressi di un’area di servizio sita lungo questo raccordo autostradale, la borsa della proprietaria contenente effetti personali, il registratore di cassa della tabaccheria nonché il giubbotto e lo scaldacollo indossati per entrambe le rapine.

L’arrestato, dopo aver avvisato il Sostituto Procuratore di turno, Dott.sa Rapino Fabiana, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.

Viene altresì pubblicata la foto del rapinatore in parola, poiché non si esclude che lo stesso abbia commesso analoghi reati.

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