Marinella Sclocco, assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, conferma il suo impegno politico per gli abruzzesi e annuncia la sua candidatura alle Regionali 2019.
Lo fa condividendo un post sul suo profilo Facebook in cui racconta appassionatamente la voglia di proseguire il lavoro fatto finora per il territorio, insieme ai suoi concittadini.
Nel post, la Sclocco ripercorre le ragioni che l’hanno spinta a scendere nuovamente in campo, sostenendo Giovanni Legnini alla Presidenza della Regione come unica guida possibile per un futuro migliore per l’Abruzzo. “Un futuro che – fa sapere la Sclocco – deve essere ispirato da sentimenti positivi e dalla ricerca del benessere comune”. Un avvenire fruttuoso che l’assessore auspica di realizzare anche a partire dalla presentazione di una lista civica aperta e plurale, con l’intento di raccogliere i valori identitari della vera Sinistra, senza lasciarli in balia di chi li ostenta o li falsifica per inseguire facili consensi.
“Scelgo di annunciare la mia candidatura proprio all’indomani della visita di Salvini – ha commentato la Sclocco – perché voglio dare un segnale concreto agli abruzzesi, ricordando che esserci è una cosa molto diversa dal trovarsi per caso in un posto o per fini elettorali e propagandistici. In questi anni, fianco a fianco con i volontari e le persone più deboli, ho imparato a lottare contro chi definiva il sociale come un mondo fatato, anche all’interno del mio stesso partito. Ho scelto di far valere l’impegno per gli altri, gli argomenti e i risultati perché sostenere i più deboli, i giovani, gli anziani, le donne e le famiglie è stata e sarà l’unica via possibile per vedere l’Abruzzo crescere ancora. È da qui che deve aprirsi un nuovo sentiero; è da qui che voglio continuare la battaglia: questo non è semplicemente uno scontro elettorale, ma una lotta per continuare a garantire diritti e pari opportunità per tutti. Una sfida da vincere per l’Abruzzo”.
Il testo integrale del post:
Ci sono battaglie che vanno combattute fino all’ultimo: sono quelle in cui, più che in altre, ci si mette il cuore. Quando le vinci, sebbene siano state dure e difficili, è il sorriso di quelli che hai protetto e aiutato che ti fa capire che ne è valsa la pena. Ed è sempre lo stesso sorriso a suggerirti che non è il momento di fermarsi. Ebbene sì: sto riempiendo i documenti per presentare la mia candidatura alle prossime elezioni regionali e lo faccio perché la politica in cui credo non può e non deve arrendersi.
La politica in cui credo è quella che va avanti con la gente, con chi si organizza quartiere per quartiere, la politica che sceglie il dialogo come fondamenta e lo promuove come mezzo per raggiungere il bene comune. La politica che si mette in ascolto, che torna a vivere nelle strade, tra i colleghi di lavoro, tra gli amici, nelle famiglie e che sta in mezzo a tutte le persone, sostenendole.
Ci vuole tempo per costruire una politica così.
In questi anni mi sono concentrata sul lavoro per cui sono stata eletta, ma sento di dover completare questo percorso e di non lasciare quanto raggiunto nelle mani di chi potrebbe cancellare risultati e speranze conquistate con tanta fatica.
Mentre tanti continuano ad alimentare le paure, alimentare il coraggio è stato il mio obiettivo. Il coraggio di cambiare, quello di fare, quello di mirare al futuro. Le condizioni per recuperare il nostro destino dipendono dalla democrazia, ma democrazia significa che i cittadini devono poter scegliere, partecipare, autodeterminarsi. È grazie all’indipendenza economica e nella dignità del lavoro che le persone possono realizzarsi e costruire una società migliore.
Nel cammino fatto insieme fino a qui, ci siamo impegnati anche in questo: abbiamo lottato per assicurare sostegno all’occupazione e alle imprese, promuovendo misure per i più deboli, per gli anziani, per i giovani, per le donne e per le famiglie.
Non mi avete eletto per dirvi quello che volevate sentirvi dire. Mi avete eletto per dirvi la verità. E la verità è che ci vorranno più anni per vincere le sfide che si sono formate nel corso del tempo. Il percorso che vi offro perciò, potrà anche essere più duro di quello che si sta per concludere, ma sicuramente ci porterà in un posto migliore. Il futuro che vi sto chiedendo di scegliere è questo: vi sto chiedendo di stringervi intorno a una serie di obiettivi per l’Abruzzo e andare insieme dritti al punto. Sentirsi e riconoscersi come una comunità deve essere il nostro impegno collettivo: per questo scelgo una lista civica aperta e plurale, con l’intento di aprire un sentiero che possa accogliere tutti gli orfani di quei valori fondanti e identitari della sinistra che, altrimenti, continuerà ad essere scippata e ostentata da chi per amor di facili consensi, non si cura della lungimiranza necessaria al bene dei cittadini e del territorio.
Non può esserci nel nostro futuro il germe di politiche sviluppate “contro qualcuno”, abbiamo invece il dovere di piantare i semi del benessere comune. Una storia da scrivere insieme, come dice Giovanni Legnini, candidato alla Presidenza della Regione, che sosterrò perché solo una guida come lui ci permetterà di continuare a pensare davvero e concretamente agli abruzzesi e al nostro territorio.
Abbiamo un bisogno profondo di solidarietà, ne siamo già ricchi, ma abbiamo bisogno di riscoprirne il valore. In questi anni, sono stata fianco a fianco di tanti volontari che donano conforto e serenità, nelle emergenze come nella vita quotidiana degli abruzzesi. Sono loro che riescono a dare ancora fiducia alla gente: le realtà del Terzo Settore e del No profit, reti preziose, che ringrazio e invito a portare avanti con me questa nuova battaglia, per tutelare la dignità di ogni persona.
Accogliere, proteggere, promuovere l’integrazione: sono questi i tre verbi essenziali del nostro tempo. La diversità è una ricchezza inestimabile, niente che debba tenerci lontani. Come esseri umani abbiamo il solo dovere di promuovere uno scambio costruttivo e continuo, che rafforzi i legami e che ci ricordi la nostra vera essenza: l’umanità.
Questa sarà la nostra nuova battaglia e vi aspetto accanto a me.