“Natale e Capodanno tra ruspe, polvere, calcinacci e sanpietrini per i residenti e i commercianti di via Trieste, letteralmente assediati e sommersi da un cantiere aperto lo scorso 16 luglio e mai chiuso, con un macroscopico ritardo di ben 98 giorni sui tempi di appalto, che doveva terminare lo scorso 20 settembre. Comprendiamo i possibili ritardi, rinvii, imprevisti, ma tre mesi di slittamento sono veramente intollerabili, specie quando quello slittamento costringe gli esercenti a vivere tutte le feste natalizie in condizioni di assoluto disagio e impraticabilità. Alla ripresa dei lavori del Consiglio comunale, chiederemo un sopralluogo congiunto e urgente delle Commissioni Controllo e Garanzia e Lavori pubblici per pretendere spiegazioni dall’amministrazione Alessandrini, al solito disattenta e incapace finanche di portare avanti l’opera pubblica più elementare. Soprattutto chiederemo di prevedere una sorta di risarcimento per quei commercianti che di fatto sono stati obiettivamente danneggiati dal cantiere, studiando, tra le altre misure, anche uno sconto sulla Tassa dei rifiuti”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, Azione Politica, che, chiamato da alcuni commercianti di via Trieste, ha eseguito un sopralluogo sul posto.
“Via Trieste è un cantiere, ricoperto dalla polvere, dalle ruspe, da una orrenda recinzione rossa mezza rotta, una strada che con l’umidità della sera e con la pioggia si trasforma in un pantano ed è gravissimo che l’amministrazione comunale abbia permesso che quella strada, situata in pieno centro commerciale naturale, a due passi da corso Umberto, arrivasse a Natale in quelle condizioni – ha sottolineato l’avvocato Fiorilli -. Parliamo infatti di un cantiere aperto addirittura il 16 luglio, fra l’altro in piena estate, quando già i commercianti hanno dovuto ingoiare l’amaro boccone di rinunciare a oltre una trentina di parcheggi e di ritrovarsi con la polvere nel momento clou del passeggio balneare con l’illusione di una promessa riqualificazione. In realtà già il progetto si è ben presto rivelato deludente: il buon senso avrebbe infatti voluto che su via Trieste, la parallela della già pedonalizzata e riqualificata via Trento, asse perpendicolare a via Firenze, si fosse eseguita una riqualificazione coerente e armoniosa con le strade circostanti, e invece sono spuntati fuori grossolani lastroni di marmo e sanpietrini. E commercianti e residenti hanno mandato giù anche l’idea di meritare una riqualificazione di serie B rispetto alle altre vie del centro, purchè venissero rispettati i due mesi di cantiere previsti nel contratto d’appalto e nelle ordinanze che ancora oggi campeggiano su via Trieste. E invece nulla di tutto questo – ha proseguito l’avvocato Fiorilli -: al 20 settembre, data prevista per la chiusura delle opere, i lavori in via Trieste non erano neanche alla metà e lo slittamento era evidente e scontato. Ma mai nessuno avrebbe pensato che addirittura il cantiere sarebbe arrivato anche a Natale e ancora non si intravede l’alba. Questa mattina, 28 dicembre, di fatto l’asse stradale, nel tratto compreso tra via Milano e via Umbria, è ancora nel pieno dei lavori: ai due lati sono stati appoggiati i lastroni di marmo bianco, teoricamente per il passaggio pedonale, oggi impossibile vista la presenza di sabbia che rende scivoloso il transito; al centro c’è, da via Milano a via Firenze, sabbia del massetto e una montagnola di sanpietrini lasciati a terra in attesa, forse, di essere posizionati, mentre da via Firenze a via Umbria, alcuni sanpietrini sono stati poggiati a terra, ma non sono fissati, dunque sono intransitabili. E queste sono le condizioni in cui i commercianti hanno dovuto fronteggiare tutte le feste di Natale, cercando di accogliere alla meno peggio i propri potenziali clienti, molti dei quali hanno proprio disertato la via, con gravi perdite economiche per i piccoli imprenditori. E la prospettiva non cambierà a Capodanno, visto che, ovviamente, proprio per le feste, il cantiere è fermo da metà dicembre, non c’è un operaio sul posto, e i lavori saranno sospesi almeno sino al prossimo 7 gennaio. Tutto questo è vergognoso e inaccettabile e dimostra, per l’ennesima volta, l’assenza dell’amministrazione Alessandrini nei confronti del territorio. Non solo: a oggi gli stessi commercianti vivono con l’incubo di possibili atti vandalici ai danni delle proprie attività derivanti proprio da quel cantiere, dove nessuno si è preoccupato di rendere inaccessibili i materiali abbandonati a terra, a partire dalle mattonelle di sanpietrino. A questo punto – ha ancora detto l’avvocato Fiorilli – invieremo subito una nota alle Commissioni Controllo e Garanzia e Lavori pubblici per chiedere un sopralluogo urgente sul cantiere per capire cosa stia accadendo in quel cantiere che sta impiegando cinque mesi anziché i due previsti: vogliamo sapere le ragioni del ritardo, se sono state previste o verranno applicate sanzioni per il ritardo e quando il Comune pensa di chiudere quell’opera infinita. E soprattutto chiederemo di prevedere delle agevolazioni per i commercianti di via Trieste a titolo di risarcimento, a partire da uno sconto sulla Tari, misura perfettamente applicabile visto che il Consiglio dovrà ora riunirsi per l’approvazione del nuovo bilancio”.