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Grazie ad un gran gol di Brugman al 28’ della ripresa il Pescara supera il Venezia 1-0 e torna a conquistare il bottino pieno.

Risultato che non fa una piega con i biancazzurri che hanno mostrato la propria superiorità nell’arco dei 90’ e che avrebbero potuto sbloccare la contesa anche nella prima frazione. Un quarto d’ora prima del vantaggio del Delfino Antonucci ha colto un palo. Una curiosità: la gara è stata talmente corretta che il direttore di gara non ha estratto cartellini.

La cronaca

Al 6’ Machin da fuori manda di un nulla a lato. Poco dopo ci prova Antonucci con un diagonale, ma non impensierisce Vicario che si distende e blocca. All’11’ Antonucci riceve in verticale, la sua conclusione è parata dall’estremo lagunare. Al 24’ il Pescara reclama un penalty per una presunta mano galeotta in area di Pinato su una giocata di Antonucci. Al 27’ sugli sviluppi di un corner Domizzi manda sul fondo. Al 30’ su cross di Antonucci presunto fallo di mano in area di Zampano. Al 43’ Vrioni riceve da Marsura e in girata impegna Fiorillo in angolo sugli sviluppi del quale Modolo dal limite manda alto.

Nella ripresa al 6’ Memushaj, al termine di un buon fraseggio, manda sopra l’incrocio. Al 13’ Antonucci con una conclusione a giro centra il palo. Al 15’ un rasoterra di Marsura si spegne sul fondo. Al 18’ Di Mariano manda di poco a lato. Al 25’ Antonucci da ottima posizione spara alto. Al 28’ il Pescara passa in vantaggio: Antonucci dalla sinistra per Brugman la cui conclusione va prima sulla parte interna della traversa e poi in rete. Al 33’ incursione di Balzano in area ospite, la sua conclusione è deviata in angolo da un difensore avversario. Al 47’ sugli sviluppi di un angolo Fiorillo salva su Di Mariano. Nella ripartenza Vicario blocca sul subentrato Kanoutè.

I commenti dei due tecnici

Bepi Pillon (allenatore Pescara): “L’obiettivo era quello di fare una bella partita e di rivedere una squadra che gioca da squadra. Questo è quello che ho visto, mi è piaciuto molto: l’ordine, la disciplina tattica, non offrire il fianco all’avversario. Questa è la strada giusta per continuare a far bene. Oggi era molto difficile perché avevano queste due linee con 4 difensori e 5 centrocampisti, non era facile passare, infatti ho detto ai miei ragazzi di avere la calma, di far girare la palla che tanto le occasioni capitavano senza offrire il fianco, perché quando attacchi, com’è successo anche con noi, abbiamo offerto il fianco, invece questa sera la squadra è stata ordinata e ha fatto quello che doveva fare, secondo me, e ha vinto perché oltre al gol ha avuto il palo e delle occasioni importanti, poteva esserci anche un rigore, penso che abbia vinto con merito questa partita. In trasferta fatichiamo, questa cosa mi fa pensare perché noi avremmo anche le caratteristiche per affrontare le gare fuori casa, ma delle volte non facciamo bene quello che abbiamo fatto stasera. La cosa che mi è piaciuta di stasera è anche la pazienza, il non aver frenesia, il saper aspettare il momento giusto, la gestione della partita è stata fatta giusta. Queste sono cose che dobbiamo fare e che dobbiamo cercare sempre di migliorare, adesso però ci aspetta una partita molto importante contro la Salernitana domenica, sarà una verifica importante fuori casa, dare continuità ai risultati è una cosa importantissima in questo campionato e noi dobbiamo cercare di fare questo adesso: dobbiamo pensare a continuare a far risultato, è l’aspetto più importante perché chi ha più continuità di risultati sta lassù. Secondo me 29 punti è un ottimo bottino perché all’inizio del campionato credo che pochi immaginassero che fossimo a questo livello nel senso che gli addetti ai lavori non ci davano credito per così tanti punti fatti. Se riusciano ad avere una continuità di risultati e a mantenere una buona media nel girone di ritorno, penso che come minimo raggiungeremo i play off, però è unq squadra che può migliorare molto questa”.

Walter Zenga (allenatore Venezia): “Il rammarico per me è che in queste due partite non abbiamo fatto gol e questa è una cosa che mi preoccupa, ma mi preoccupa in maniera positiva perché mi fa pensare a cosa devo migliorare nell’aspetto della finalizzazione di quello che facciamo. Poi il campionato di serie B è questo: ci sono squadre che hanno grandi qualità, squadre importanti ed emergono sempre in tutte le situazioni, ci cominciano un po’ a leggere, si chiudono di più, non ci danno gli spazi, non ci danno profondità e quindi dovremo essere bravi noi a cambiare, a cercare nuove vie per trovare una soluzione. Tante volte è vero che si cerca di non fare arrivare la palla in determinate situazioni, ma è altrettanto vero che andando a prendere alcuni giocatori si scoprono ulteriori spazi per altri giocatori che sono discretamente bravi e che si infilano alle spalle. Quindi è meglio avere una linea che chiude gli spazi sotto la linea del pallone piuttosto che lasciare spazi importanti davanti all’area di rigore dove ci sono giocatori di qualità, rapidi nell’uno contro uno. Questa era la nostra attenzione particolare, poi siamo un po’ calati nel secondo tempo perché avevamo giocatori che rientravano da infortuni e abbiamo avuto un po’ di problematiche, ma questo fa parte del gioco. Noi dobbiamo lavorare meglio nella finalizzazione e nella cattiveria che ci mettiamo nell’area di rigore, sono cose e situazioni abbastanza semplici, tutti piccoli dettagli di scelte che dobbiamo migliorare. Dopo l’esperienza di Crotone mi sono promesso di accettare la prima occasione che mi capitava ed ho pensato a Marco Giampaolo che in un momento particolare della sua carriera era andato a Cremona in C. mi sono preso lui come esempio ed ho accettato con entusiasmo l’opportunità di allenare il Venezia e sono contento di lavorare per questa società. Non mi è stato chiesto niente di particolare perché quando sono arrivato il Venezia era penultimo con 4 punti, la prima cosa che dovevamo fare era venire fuori rapidamente da questa situazione. Poi è anche vero che l’entusiasmo crea dei falsi miraggi dove magari si pensa che dopo 10 partite con una sola sconfitta si va a vincere il campionato. Il campionato di serie B già con il fatto che ci sono 6 partite in meno è diventato più complicato perché si è ristretta molto la forbice con determinate cose, poi ti trovi delle squadre come il Pescara che nel turno precedente hanno riposato e questo è uno svantaggio. Però a mio avviso se noi riuscissimo ad arrivare alla fine del campionato ai play off con entusiasmo potremmo fare meglio di una squadra che ha lottato per arrivare direttamente in serie A perché lì cambia la mentalità”.

Tabellino

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso, Memushaj, Brugman, Machin (30’ pt Melegoni), Marras (34’ st Cofani), Mancuso, Antonucci (34’ st Kanoutè) A disposizione: Castrati, Monachello, Elizalde, Palazzi, Farelli, Perrotta, Crecco, Scalera, Del Sole Allenatore: Pillon

Venezia (4-2-3-1): Vicario, Zampano, Domizzi, Modolo, Bruscagin, Suciu (10’ Schiavone), Bentivoglio, Pinato, Marsura (32’ st Citro), Vrioni (21’ st Litteri), Di Mariano A disposizione: Facchin, Bonato, Andelkovic, Coppolaro, Clair, Zennaro, Segre, Cernuto, Garofalo Allenatore: Zenga

Arbitro: Pezzuto (sezione di Lecce)

Assistenti: Pagnotta (sezione di Nocera Inferiore) e Cangiano (sezione di Napoli)

IV Uomo: Marchetti (sezione di Ostia Lido)

Marcatori: 28’ st Brugman

Ammoniti: nessuno

Espulsi: nessuno

Note: recupero 0’ pt 5’ st, angoli 11-4 per il Pescara, spettatori 6.834 (3.171 paganti + 3.663 abbonati) per un incasso di 47.474 euro (25.190 euro quota paganti + 22.284 euro rateo abbonati).

Paul Pett

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