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“La sinistra, con i quattro “dissidenti” del centrodestra oggi ha cercato di far cadere l’amministrazione Di Primio a carissimo prezzo per i cittadini di Chieti.  La mancata vendita della farmacia determinerà un gravissimo squilibrio economico che sarà necessario recuperare con tagli e maggiori entrate. Pur di abbattere il centrodestra, l’opposizione, con i quattro “ribelli”, ha messo a repentaglio la tenuta dei conti del Comune: ciò vorrà dire maggiori sacrifici per i cittadini. Ma tutto questo non stupisce se analizziamo ciò che la sinistra ha fatto quando è stata al governo nazionale, regionale e comunale. Tale atteggiamento è inaccettabile e determinerà conseguenze sulle scelte politiche alle imminenti elezioni regionali in considerazione del fatto che due dei quattro consiglieri eletti nel centrodestra si richiamano all’UDC”. È il commento degli Assessori e dei Consiglieri comunali di centrodestra all’esito del Consiglio Comunale odierno.

«L’esito della votazione di oggi in Consiglio Comunale, con il voto contrario di quattro consiglieri eletti con la maggioranza di centrodestra  –  Mario De Lio, Roberto Melideo, Stefano Rispoli, Mario Troiano – ha messo a grave rischio l’equilibrio economico dell’Ente – commentano assessori e consiglieri -.

Dopo il Consiglio, la maggioranza tutta – assessori e consiglieri – hanno chiesto al Sindaco Di Primio di rimanere responsabilmente al suo posto in questo difficile momento. La città ha bisogno di competenti risorse umane per affrontare i gravi problemi economici che deriveranno dalla mancata autorizzazione alla vendita della farmacia.

In queste settimane, assessori ed uffici dovranno profondere ulteriore impegno e sforzo amministrativo affinché possano essere trovate tutte le alternative possibili al tentativo di portare nel baratro del dissesto il Comune di Chieti.

La Giunta, con concreti atti amministrativi, intanto, già sta portando avanti una attenta ricognizione sulle entrate che incrementeranno il bilancio di previsione: maggiori entrate per il settore urbanistica, grazie agli oneri concessori dovuti al rilancio edilizio della città e nuove risorse derivanti dall’attivazione della tassa di soggiorno.

Per tutti i presenti vale la dichiarazione che oggi il sindaco ha ripetuto in aula ovvero che la città e i cittadini non verranno abbandonati, rimanendo responsabilmente alla guida del Comune, cercando in tutti i modi di non far aggravare la situazione economica dell’Ente e portando avanti gli obiettivi fissati nel programma di mandato con le numerose opere che andranno, entro il 2020, a trasformare in meglio il volto della città attraverso gli interventi riguardanti lo sviluppo urbano sostenibile, quelli sulla rigenerazione urbana e il Masterplan».