CONDIVIDI

La manovra finanziaria del Governo varata dal governo è «dannosa per il Paese e potrebbe causare danni irreversibili all’Abruzzo, e pertanto va fermata prima che possa estendere i suoi nefasti effetti». Forza Italia smonta le componenti della legge di bilancio e avanza le sue controproposte, illustrate in conferenza stampa presso la sede regionale degli azzurri a Pescara, su iniziativa del coordinatore regionale, senatore Nazario Pagano, e del suo vice on. Antonio Martino.

Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche  Daniele D’Amario, Carlo Masci, Emilio Iampieri e Gabriele De Angelis, i vertici di Forza Italia hanno portato in primo piano le problematiche strutturali da cui è affetta la manovra dell’esecutivo gialloblù, che rispecchia altresì le contraddizioni e le differenze di visione politica tra Lega e M5S, espressione peraltro delle istanze e delle aspettative dell’elettorato completamente diverse e persino inconciliabili. In particolare il centrodestra aveva già posto l’accento sulla necessità da parte del tessuto produttivo di avere forza e assistenza attiva dallo Stato per promuovere lo sviluppo e la ricaduta sul territorio, mentre i grillini hanno una visione del Pubblico passivamente assistenzialistica, fuori dal tempo e dalla realtà. Per trovare un’impossibile sintesi, si è scelto di spalmare il cosiddetto reddito di cittadinanza in maniera dilettantesca e inconsistente, mentre la portata rivoluzionaria della flat tax è stata anestetizzata fino a svuotarla di ogni contenuto riformistico e di rilancio dell’economia.

Pagano e Martino hanno insistito nel portare in primo piano la miopia di una politica avventurista che ha portato non solo all’isolamento dell’Italia in Europa, ma pure a far pagare il prezzo di decisioni avventate e dilettantesche alle famiglia italiane, per la reazione dei mercati che ha provocato non solo l’impennata dello spread, ma anche rialzi verso l’alto del costo del danaro e dei mutui per l’acquisto della casa.

Per quanto concerne l’Abruzzo, Pagano ha ribadito che «l’investimento sulle infrastrutture, così com’è nella manovra, mette la nostra regione con le spalle al muro. Le conseguenze saranno pagate nell’immediato e persino a lunga scadenza. L’Abruzzo ha bisogno di risposte rapide ed efficaci sulle infrastrutture per uscire dal limbo in cui è stato gettato dal centrosinistra e dove l’attuale governo lo manterrebbe. Si pensi solo alla situazione sulle autostrade A24 e A25, di cui sono stati messi in luce i deficit. C’è l’esigenza di interventi immediati, non solo indifferibili per quanto concerne la messa in sicurezza, ma anche lo studio di razionalizzazione del tracciato per abbreviare i tempi di percorrenza e rendere competitivi gli insediamenti produttivi sul territorio, oltre alle legittime istanze di quanti sono costretti a viaggiare verso la capitale per motivi di lavoro. I tempi di percorrenza dei treni andrebbero altresì drasticamente abbattuti». Anche Martino ha evidenziato che «la politica dei “no” del M5S è fortemente penalizzante per lo sviluppo e l’economia dell’Abruzzo che deve puntare decisamente, e senza perdere tempo, sulle nuove infrastrutture».