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La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Montesilvano, coadiuvati da quelli della Compagnia di Pescara, hanno arrestato in flagranza CICOLINI Massimo, classe 1972, montesilvanese, gravato da numerose vicende giudiziarie. Sottoposto in passatoalle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora nel Comune di Montesilvano, per reati afferenti alla detenzione di sostanze stupefacenti, il CICOLINI è stato arrestato l’ultima volta il 16 giugno 2018 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pescara in quanto trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina.Adesso un’altra vicenda, sempre di certa gravità. CICOLINI è stato sorpreso in un bar di Montesilvano con indosso una pistola di cui stava cercando di disfarsi a seguito dell’arrivo dei Carabinieri. Era, infatti, giunta una segnalazione di un uomo armato che era entrato in un locale. L’immediato intervento di più pattuglie ha consentito un’azione rapida ed efficace.All’arrivo,inaspettato in quanto fulmineo, delle autoradio dei Carabinieri, il CICOLINI, vistosi scoperto, ha tentato di occultare la pistola,imponendo a chi era dietro al bancone di nasconderla. Indi ha cercato di dileguarsi. Ma è stato bloccato sulla soglia del bar. Pur privo dell’arma, veniva trattenuto per accertamenti anche perché noto ai Carabinieri per i suoi trascorsi giudiziari. La visione del sistema di videosorveglianza hapermesso di ricostruire l’accaduto. Pertanto, si è constatato come il CICOLINI abbia imposto al commesso di prendere la pistola e di nasconderla dietro al bancone. Va detto che l’arrestato non ha utilizzato l’arma per compiere alcun delitto ma era solamente intento a sorbire delle bevande alcoliche. Una successiva perquisizionenell’auto in uso al CICOLINI ha consentito il rinvenimento di un coltello a serramanico della lunghezza di 14 cm.

Le armi sono state sottoposte a sequestro.La pistola rinvenuta, una Browning Pro-9, calibro 9×21, con 13 colpi, perfettamente funzionante, risulta di illecita provenienza, poiché è stata acquistata parecchi anni addietro nel nord Italia tramite l’esibizione di un documento falso. CICOLINI non aveva titolo, naturalmente, per il porto.Sono in corso indagini per verificare i motivi che hanno indotto il CICOLINI a girare armato. All’esito dell’udienza di convalida, al CICOLINI è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere ove tuttora si trova ristretto.