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E’ stato presentato stamane, nella Sala Giunta del Comune di Pescara il 45° Convegno Internazionale Dannunziano “D’Annunzio in Italia e nel mondo a ottant’anni dalla morte” in programma dal 25 al 27 ottobre al Mediamuseum di Pescara e all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” (sede di Pescara e sede di Chieti). Si tratta di un appuntamento organizzato dalla Fondazione Tiboni e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, che vede la collaborazione e il patrocinio del Comune di Pescara, dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio”, della Regione Abruzzo, del Liceo Scientifico Galileo Galilei, dell’ IPSSAR De Cecco e del Liceo Statale Marconi e la partecipazione di 30 relatori dall’Italia e dall’estero

I dettagli sul convegno sono stati resi noti dal Presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, Dante Marianacci e Valeria Di Felice in rappresentanza dell’omonima casa editrice e nel corso della conferenza stampa è stata presentata l’antologia I Pastori di d’Annunzio nelle lingue del mondo pubblicata per la ricorrenza dell’ottantesimo dalla morte del Poeta, dalla Casa Editrice Di Felice, con illustrazioni dell’artista Gigino Falconi.

“Un libro che coniuga in diverse lingue versi che amiamo e che rappresentano uno spaccato importante della Poesia italiana – così l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – Siamo lieti che si possano rivivere le immagini de I Pastori anche in cinese, perché D’Annunzio  possa essere conosciuto e approfondito non solo in Italia, ma a livello internazionale con la sua poetica e il suo genio letterario”.

“Il convegno, che si terrà dal 25 al 27 ottobre 2018, vedrà la partecipazione di 30 relatori provenienti da diverse parti del mondo, – ha dichiarato Dante Marianacci, Presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani – analizzeremo la figura di di D’Annunzio nella cultura italiana e nel mondo, in particolar modo nel Sud America, negli Stati Uniti, nel mondo germanico, sarà presente anche un relatore proveniente dal Canada. D’Annunzio stesso disse che solo 60 anni dopo dalla sua morte i critici e gli studiosi avrebbero iniziato a capire qualcosa della sua arte. Al di là dei fatti storici, durante l’evento affronteremo molte delle sue opere come l’Alcyone, quella a mia avviso più importante a livello mondiale. Ed ancora, discuteremo del tema delle influenze di D’Annunzio. Inoltre, affinché possa restare qualcosa di importante di uno dei figli più importanti della città di Pescara e dell’Abruzzo, abbiamo deciso di pubblicare una piccola antologia dell’opera I Pastori, tradotta in 19 lingue. Si tratta di una delle opere più conosciute all’estero e questa raccolta è impreziosita da traduzioni inedite e illustrazioni dell’artista abruzzese Gigino Falconi, che proprio qualche giorno fa ha ricevuto il Delfino d’Oro dal Comune di Pescara, onorificenza riservata a persone che rappresentano l’Abruzzo nel mondo. La nostra idea è far veicolare questo libro nei paesi in cui la poesia è stata tradotta per far conoscere il poeta abruzzese, – ha continuato Mariannacci – l’antologia vanta la prefazione del Sindaco Alessandrini che ringrazio molto per la sensibilità. Siamo lieti che alla manifestazione, che intende celebrare un traguardo importante come quello dell’ottantesimo anno dalla morte di D’Annunzio, collabori anche l’Università degli Studi G. D’Annunzio, dove terremo degli incontri rivolti agli studenti, perché vogliamo avvicinare il mondo giovanile alla figura del poeta abruzzese. E’ ora di considerare D’annunzio per ciò che ha scritto, a noi restano, infatti, i suoi romanzi e le sue opere, che sono fondamentali per lo sviluppo della letteratura del ‘900”.

“Ringrazio il centro di studi nazionale e il prof. Mariannacci – ha detto Valeria Di Felice responsabile della casa editrice Di Felice – la mia è una realtà che nasce nel 2010 per sostenere la poesia. Abbiamo ricevuto un grande stimolo da questo progetto e sono onorata di prenderne parte. Credo nella poesia, e, nella mia casa editrice cerchiamo di dare molto spazio alla cultura, strumento fondamentale per tessere relazioni. Condivido appieno la scelta della  poesia I Pastori, perché è una delle più rappresentative della storia d’Abruzzo e della transumanza. L’opera vuole essere un incentivo a far conoscere la nostra identità letteraria, stimolare l’incontro e il confronto tra le culture. È una prima edizione e spero ce ne saranno  molte altre”.