Secondo successo consecutivo per il Pescara che fa bottino pieno nelle due gare casalinghe nel corso di pochi giorni. Infatti i biancazzurri, dopo aver superato il Foggia (1-0) lo scorso sabato, supera sempre di misura, ma con il punteggio di 2-1 il Crotone grazie ad una doppietta di Mancuso che sigla un gol per tempo. Per i calabresi gol del momentaneo pari siglato dall’ex Benali. La squadra di Pillon è ancora imbattuta.
Gara non spettacolare ma a tratti gradevole con i biancazzurri che in alcuni frangenti ha mostrato delle buone trame di gioco. L’unico peccato è l’aver sofferto un po’ troppo nella parte finale quando la gara, almeno in un paio di circostanze, poteva essere chiusa anzitempo.
All’Adriatico si rivedono gli ex Stroppa, Benali e Stoian. Nel Pescara assente l’infortunato Scognamiglio. Invece nel Crotone out Martella (altro ex), Barberis, Figliuzzi e Sampirisi, sempre per infortunio.
La cronaca
Al 3’ il Pescara reclama un penalty per un presunto mani in area su una rovesciata di Marras sugli sviluppi di una punizione battuta da Memushaj. Al 10’ replica il Crotone con un traversone di Firenze per la testa di Stoinan che manda di poco sopra la traversa. Poco dopo sugli sviluppi di un corner Firenze manda di un nulla a lato. Ma al 19’ è il Pescara a passare in vantaggio con una gran conclusione di Mancuso dal limite che non lascia scampo a Festa. 1’ prima lo stesso Mancuso era andato vicino alla marcatura. Dopo la marcatura i biancazzurri si caricano e giocano il tempo rimanente della frazione nella metà campo avversaria senza subire pericoli e lasciando Fiorillo in totale tranquillità.
Nella ripresa al 3’ il pareggio del Crotone con l’ex Benali che trova Fiorillo fuori dai pali e quasi dalla metà campo insacca. Ma al 9’ il Pescara torna in vantaggio con Mancuso che, su una ripartenza, riceve un appoggio in verticale, la sua conclusione va prima sulla parte interna della traversa e poi in rete mettendo a segno la sua doppietta personale. All’11’ Delfino vicino al tris: Machin per Marras che con un diagonale manda di poco sul fondo. Al 15’ una conclusione a giro di Molina dalla destra va sopra l’incrocio. Al 20’ dopo una buona triangolazione Stoian manda di poco alto. Al 25’ traversone di Marras per Mancuso, si rifugia in angolo la retroguardia pitagorica. Al 28’ sugli sviluppi di un angolo colpo di testa di Budimir da pochi passi, para Fiorillo. Al 31’ Benali da poco fuori area manda di un nulla a lato. Al 36’ Marras se ne va sulla destra, conclude da posizione angolata, Festa respinge di piede, Mancuso sulla ribattuta si non si riesce a coordinare per la battuta a rete. Al 40’ Budimir raccoglie di testa un traversone dalla destra, blocca Fiorillo.
Le dichiarazioni dei due tecnici
Bepi Pillon (allenatore Pescara): “Per giudicare la nostra prestazione basta vedere il numero di occasioni che abbiamo sciupato, ne abbiamo sciupate tante nell’ultimo passaggio, nel secondo tempo abbiamo avuto diverse possibilità di fare il 3-1, da parte loro, a parte qualche occasione non ricordo tanto di più. Loro hanno manovrato di più, ma noi ci siamo sacrificati, l’abbiamo preparata in questo modo sapendo che i loro centrali avevano delle difficoltà nel gioco e nelle ripartenze, la cosa è andata bene, è emblematico il secondo gol che abbiamo fatto. Siamo migliorati rispetto alla partita di sabato nel senso che abbiamo subito molto meno, anche sul piano della manovra abbiamo girato da destra a sinistra, è andata bene in alcuni frangenti senza forzare la giocata, quando chiedevo di verticalizzare immediatamente l’abbiamo fatto, soprattutto nel secondo tempo sugli spazi siamo andati bene. Avevamo preparato la partita così: con i tre veloci davanti per mettere in difficoltà i loro centrali, poi nel calcio le scelte si possono indovinare o meno, ci sono dei giocatori che determinano, però devo dire che sono stati molto bravi i ragazzi ad interpretare bene la partita. Questa è una squadra che può dire molto, delle volte dobbiamo accorciare di più la linea difensiva, però nonostante siamo stati bassi abbiamo concesso poco. Loro sono una squadra molto fisica e noi non abbiamo questa fisicità, ma siamo veloci e la squadra si è comportata bene anche lì e mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista. Ci prendiamo questa vittoria e adesso dobbiamo pensare a Padova dove ci aspetta un’altra partita molto tosta. Noi dobbiamo volare bassi e non dobbiamo assolutamente pensare ad altro, dobbiamo essere una squadra di grande umiltà, che ci ha portati a fare questi punti, soffrendo com’è stato sabato e com’è stato oggi, con grande umiltà, sotto la linea della palla, aggressivi e tutti insieme per la squadra. Dobbiamo continuare così, è giusto che i tifosi sognino ma noi dobbiamo stare con i piedi per terra, dobbiamo migliorare sempre di più, acquisire sempre più fiducia in noi stessi, ma anche migliorare su alcuni aspetti tattici riguardo la partita che abbiamo fatto. In queste prime cinque partite non c’è mai stata la stessa formazione, tutti sono dentro al progetto, dal primo all’ultimo, le scelte vengono fatte in base all’avversario, ad esempio oggi mi servivano tre veloci davanti e li ho messi. Monachello ha fatto una grandissima partita sabato, è stato uno dei migliori in campo, Cocco ha fatto bene nelle prime partite. Io sono l’allenatore e devo fare delle scelte in base a quello che vedo, in base all’avversario e Monachello che è stato uno dei migliori sabato oggi non l’ho messo perché mi serviva velocità che anche lui ha ma mi serviva un altro tipo di giocatore. Anche chi in questo momento non sta giocando mai avrà l’occasione giusta, perciò è un discorso che faccio per tutti i 25 giocatori che ho a disposizione, l’ho sempre detto, c’è una sana competizione tra di loro, non ci sono titolari fissi, per cui tutti si devono sentire dentro il gioco. Siamo una squadra, 25 vincono e 5 perdono, tutti siamo dentro il progetto che stiamo portando avanti e sono contento di tutti i ragazzi che ho a disposizione sotto tutti i punti di vista. La nostra arma vincente è l’umiltà che ci ha contraddistinto e che non dobbiamo assolutamente perdere, l’umiltà di essere d’aiuto per il compagno, di sacrificarsi, questo è quello che io voglio, una squadra che sia operaia, che giochi per la squadra, che dia tutto, che dia l’anima. Questo è quello che voglio, poi a volte si vince e altre volte no, ma voglio che questa squadra abbia un’anima e in questo momento ce l’ha. Quello che si esalta di questa squadra è il cuore che batte in campo ed è quello che mi piace, se noi continuiamo ad essere così e non pensiamo di essere diventati bravi potremmo dare molto fastidio. Dobbiamo stare con i piedi per terra, altrimenti andremmo incontro a delle difficoltà e questo non possiamo permettercelo”.
Giovanni Stroppa (allenatore Crotone): “Un errore, un rimpallo e andiamo sotto su una partita stradominata, non posso aggiungere altro, da lì l’abbiamo complicata, siamo stati bravi nel secondo tempo nel rimetterla in sesto con un gol strepitoso di Benali. Poi non si può prendere il secondo gol in quella maniera lì, quindi rimane che secondo me abbiamo fatto un’ottima partita ma per vincere ci vuole ben altro e invece ci facciamo male da soli. Visti gli errori commessi con il Verona potevamo solo andare in difficoltà sulle palle riconquistate e buttate in avanti, così è andata la partita e in alcune occasioni siamo andati in affanno e altre volte benissimo, non trovo situazioni immeritevoli per uscire senza punti da questa partita. Nel finale ci può anche stare qualche palla calciata alle nostre spalle e rischiare qualche uno contro uno, però mi pare che fino a quando abbiamo preso il secondo gol abbiamo giocato in una metà campo sola, abbiamo sbagliato in alcuni passaggi e abbiamo regalato il gol, lì abbiamo preso un po’ il contraccolpo psicologico, ma dopo qualche minuto siamo tornati a fare la partita. Nella partita precedente avevo detto che potevamo essere un po’ più sporchi nel senso che potevamo aggiungere un po’ di incisività negli ultimi metri, lo stesso discorso vale per oggi, le partite dominate in questa maniera vanno portate a casa, quindi bisogna avere una qualità ed un’incisività negli ultimi metri sicuramente diversa. Non si può avere la qualità di gioco e di predominio territoriale senza poi trovare la zampata giusta e noi, al di la di stasera, negli ultimi metri sbagliamo tanto, però facciamo anche tanto e per quello che facciamo dobbiamo sicuramente portare a casa uno score diverso per poter fare risultato. È un percorso, è chiaro che la mia squadra deve essere protagonista e deve pensare ad essere tra le prime di questo campionato, il percorso deve portare ad avere un’idea diversa rispetto a quella a cui questi ragazzi erano abituati. Da parte dei ragazzi c’è la convinzione di poter fare le cose in una certa maniera e lo abbiamo visto stasera perché se non ci fosse stato questo atteggiamento e questa capacità di tenere il campo, e considero il Pescara una delle squadre più forti, e venire qui a fare la partita in questa maniera vuol dire che i ragazzi ci credono e sono convinti di quello che stanno facendo”.
Tabellino
Pescara (4-3-3): Fiorillo, Balzano (29’ st Ciofani), Gravillon, Campagnaro, Del Grosso, Memushaj, Brugman, Machin, Marras (44’ st Perrotta), Mancuso, Antonucci (31’ st Crecco) A disposizione: Castrati, Monachello, Capone, Fornasier, Cocco, Palazzi, Melegoni, Del Sole, Kanoutè Allenatore: Pillon
Crotone (3-5-2): Festa, Cuomo (41’ st Simy), Golemic, Marchizza, Faraoni, Rohden (24’ st Nalini), Benali, Molina (43’ st Crociata), Firenza, Stoian, Budimir A disposizione: Cordaz, Latella, Curado, Zanellato, Vaisanen, Nanni, Valietti, Spinelli, Aristoteles Allenatore: Stroppa
Arbitro: Nasca (sezione di Bari)
Assistenti: Lanotte (sezione di Barletta) e Opromolla (sezione di Salerno)
IV Uomo: Dionisi (sezione de L’Aquila)
Marcatori: 19’ pt e 9’ st Mancuso, 3’ st Benali
Ammoniti: Brugman (P) Benali, Firenze, Golemic (C)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 0’ pt 4’ st, angoli 6-6, spettatori 6.211 (di cui 2.559 paganti e 3.652 abbonati) per un incasso di 40.542 euro (18.262 euro quota paganti + 22.280 euro rateo abbonati)
Paul Pett