CONDIVIDI

“Più che stare vicino alle famiglie, sin dall’inizio la Cirfood ha cercato di deresponsabilizzarsi, scaricando sull’acqua la colpa delle tossinfezioni registrate in giugno in bambini appartenenti a più scuole cittadine, con accuse senza fondamento, smentite anche dalla comunità medico-scientifica, che hanno solo contribuito a generare ulteriori allarmismi in soggetti già così provati dalle intossicazioni dei propri piccoli. Altro che vicinanza e collaborazione. Fino ad oggi non abbiamo ancora udito, peraltro, parole di scuse rivolte alle famiglie e alla città, a cui invece  la ditta chiede un risarcimento a sei zeri, di cui nella nota diramata alla stampa però non parla. Oltre al danno, la beffa.

L’operato dell’amministrazione sul caso è giusto e operoso: stiamo lavorando per far ripartire un servizio di qualità, com’è giusto che sia nei confronti dei bambini, delle famiglie e dell’Ente che in questa vicenda è parte lesa. Siamo a buon punto sulle procedure e auspichiamo che la ristorazione possa ripartire nel mese di ottobre.

Nella giornata di venerdì incontreremo i dirigenti scolastici per aggiornarli sulla situazione, così come abbiamo fatto nella Commissione comunale di Vigilanza, condividendo con le famiglie ogni passaggio e studiando soluzioni di qualità e innovative, come il pasto da casa, che può rappresentare anche una buona prassi per modernizzare ulteriormente il servizio.

Faremo tutto ciò che è possibile fare a tutela di tutte le parti lese da questa triste vicenda, non trascurando il grave danno di immagine per la città, balzata, suo malgrado, alle cronache nazionali”.

CONDIVIDI