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“Adesione alla Carta Europea del Turismo sostenibile per lo sviluppo della Riserva naturale dannunziana; previsione e programmazione di attività di educazione ambientale per consentire alla città di ‘vivere’ quello spazio; caratterizzazione ambientale delle Concessioni demaniali inserite nel Piano. Sono questi gli emendamenti, predisposti con l’Associazione ‘Ambiente e/è Vita’, che il centrodestra presenterà in Consiglio comunale al Piano di Assetto Naturalistico che, nel frattempo, non approderà più in aula mercoledì, ma è stato rinviato a data da destinarsi per concedere alle Associazioni ambientaliste il tempo necessario alla presentazione di proposte di modifica. Resta l’amarezza per un Piano arrivato con un ritardo di quattro anni e mezzo rispetto alle promesse dell’assessore Marchegiani, e che arriva quando la legge non potrà essere approvata dal Consiglio regionale ormai sciolto per responsabilità del Presidente D’Alfonso che ha scelto di fuggire in Senato. Tradotto: passerà almeno un altro anno prima di poter dare sostanza al PAN”. Lo hanno detto i Gruppi consiliari di Forza Italia, Pescara Futura, Fratelli d’Italia e Lega nel corso della conferenza stampa odierna convocata per presentare gli emendamenti al Pan, con il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e il Presidente dell’Associazione ‘Ambiente e/è Vita’ Benigno D’Orazio. Presenti i consiglieri Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli e Luigi Albore Mascia per Forza Italia, Vicenzo D’Incecco per la Lega, Guerino Testa e Massimo Pastore per Fratelli d’Italia e Carlo Masci per Pescara Futura.

“Abbiamo impiegato gli ultimi mesi a lavorare con ‘Ambiente e/è Vita’ alle idee che riteniamo di dover proporre al Tavolo della maggioranza quando si riunirà il Consiglio comunale per approvare il PAN – ha esordito il Capogruppo Antonelli -, che non accadrà mercoledì perché è ufficiale il rinvio dell’argomento: dopo l’audizione in Commissione, è arrivata la richiesta delle Associazioni ambientaliste di un rinvio di alcuni giorni per proporre delle modifiche per noi rilevanti che però richiederanno anche mesi. Noi riteniamo di dover proporre delle modifiche migliorative partendo dalla crisi del ‘sistema parchi’: la tradizione vuole che sui parchi si parli solo in termini di conservazione e tutela, che però limita l’utilizzo delle aree stesse. Noi abbiamo sempre avuto una visione antropocentrica che pone l’uomo al centro, l’uomo che deve poter fruire di ciò che la natura mette a disposizione e quindi ci siamo portati avanti rispetto all’assetto generale con 3 linee d’azione: innanzitutto – ha affermato Antonelli – adesione e recupero dei principi della Carta Europea del Turismo sostenibile; la previsione di attività di educazione ambientale; infine caratterizzazione ambientale delle concessioni demaniali, e a oggi ne sono già 5, che rischiano di essere solo penalizzate dall’essere inserite nella perimetrazione rispetto a un Piano che arriva con un ritardo di 18 anni”. “Condividiamo la posizione e la richiesta di rinvio espresse dalle altre Associazioni perché le critiche sollevate meritano approfondimenti – ha detto il Presidente D’Orazio -. Dobbiamo anche dire che in questo momento la Regione Abruzzo non può deliberare più nulla, quindi possiamo approfittare del tempo a disposizione per approfondire alcuni aspetti. Nello specifico abbiamo previsto degli emendamenti che possono essere facilmente calabili nel Piano senza modificare lo schema. Innanzitutto parlare di un Piano di Assetto Naturalistico per una città come Pescara credo imponga una valutazione strategica della Riserva, a Pescara dobbiamo pensare allo sviluppo del turismo sostenibile e a dare un contributo per migliorare la qualità della vita. Il primo emendamento prevede l’adesione alla Carta Europea del Turismo sostenibile che è un sistema organizzato, affinchè la Riserva non resti un circolo chiuso avulso dal contesto che la circonda e dalle realtà economiche, a partire dalle concessioni demaniali-balneari già inserite nel contenitore, e tutte le altre realtà contigue. Quindi l’adozione del Forum delle Città Europee e di altri strumenti è fondamentale per rendere le riserve vicine agli interessi della città. In secondo luogo proponiamo un modo d’essere di educazione ambientale innovativa, ovvero che non si occupi solo di educazione al rispetto ambientale, ma anche di corretta alimentazione tra i ragazzi, di pratica sportiva e di conservazione della cultura e delle tradizioni locali. In un mondo globalizzato noi parliamo di Educazione al Benessere. Infine la caratterizzazione ambientale degli stabilimenti e delle concessioni balneari esistenti nella zona ripetendo, in sostanza, un progetto datato 2012 e già realizzato nel Parco del Cerrano in cui siamo riusciti a calare la progettualità fatta su 77 Concessioni balneari. Ovviamente non funziona il sistema calato e imposto dall’alto, ma piuttosto si prepara un disciplinare concordato tra le parti, eventualmente modificabile, per il miglioramento delle condizioni ambientali. Il nostro obiettivo è quello di creare una Riserva a misura d’uomo e che valorizzi chi ci lavora e ha un interesse a un riconoscimento internazionale per la valorizzazione delle risorse. In tal senso pensiamo anche a predisporre un progetto di legge a livello nazionale che servirà anche a superare la Bolkestein. Peraltro crediamo che l’Aurum ben si presti a divenire un Centro di educazione al Benessere di rilevanza regionale, senza il bisogno di ulteriori edificazioni”. “Il rammarico – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – è che il lavoro per colpa dell’amministrazione del sindaco Alessandrini slitterà almeno di un anno, bloccando per altri 12 mesi almeno gli stabilimenti che pure volevano fare investimenti. L’assessore Marchegiani aveva promesso che avrebbe portato il PAN in Consiglio in meno di tre mesi, da allora sono passati quatto anni e mezzo e ora che manda lo strumento di pianificazione in Consiglio regionale è tardi perché il Consiglio non si riunisce più, se non per motivazioni inderogabili e urgenti a causa delle dimissioni del Presidente D’Alfonso al quale nessuno ha ordinato di andare a fare il Senatore. Chiaramente il PAN della riserva di Pescara non rientra nella casistica delle materie inderogabili e urgenti, questo significa che se anche oggi volessimo approvare la norma, la stessa sarebbe impugnata per decadere. Tradotto: oggi non c’è più alcuna fretta e abbiamo il tempo per migliorare lo strumento. A causa delle dimissioni di D’Alfonso e del lassismo e dell’incapacità amministrativa del sindaco Alessandrini, Pescara non ha la possibilità di avere il PAN approvato e dovrà attendere il futuro governo regionale e comunale, abbiamo davanti a noi almeno un altro anno di attesa al netto della vicenda, un anno per il quale possiamo amaramente ringraziare la premiata ditta Alessandrini-Marchegiani, a discapito dei cittadini e delle attività economiche che insistono nella zona della riviera-pineta sud”.