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I due decreti emanati dal Ministero dell’Ambiente per il SIN di Bussi sono una tappa fondamentale per la bonifica della discarica Tre Monti e della ex Montecatini di Piano d’Orta” così Forum H2O e SOA nella conferenza stampa di oggi. “Infatti si tratta dei primi provvedimenti finali nella filiera amministrativa prevista dalla legge per l’approvazione dei progetti di bonifica. Ancora più importanti perchè in primis riguardano aree strategiche del sito e poi perchè è passata la linea della completa rimozione dei rifiuti nonostante le resistenze di Edison. Per questo sono vere e proprie pietre miliari per il sito, a 11 anni dalla sua perimetrazione“.

Siamo quindi pervenuti alla conclusione dei procedimenti di approvazione di due progetti di bonifica attesi da oltre 10 anni visto che i sequestri operati dal compianto comandante Guido Conti sia per la Tre Monti a Bussi sia per la Ex Montecatini a Piano d’Orta risalgono al 2007. In ogni caso un tempo inconcepibile e indegno di un paese civile. Basti pensare che nella regione tedesca della Ruhr in 10 anni hanno bonificato decine di siti enormi.

Per la discarica Tre Monti a Bussi, circa 3,3 ettari, si procederà in questo modo:

1)subito rimozione completa dei rifiuti nell’area Sud;

2)nell’area Nord avvio di un progetto pilota di desorbimento termico per la bonifica dei terreni sottostanti i rifiuti pesantemente inquinati a causa delle sostanze pericolose percolate dai rifiuti sovrastanti. Questa fase non prevede la rimozione dei rifiuti sovrastanti al fine di mantenere le misure di messa in sicurezza d’emergenza come il capping ormai installate;

3)rimozione dei rifiuti anche nella parte Nord in ogni caso, sia che abbia funzionato il desorbimento termico sia che non abbia dato i risultati sperati.

Non è stato approvato, invece, il progetto generale di desorbimento termico da applicare da subito sui terreni in tutta l’area Nord in quanto la valutazione deve essere subordinata alla verifica dell’efficacia del progetto pilota. In tutto è stata ordinata la rimozione di almeno 112.000 mc di rifiuti.

Per Piano d’Orta è stata approvata solo la rimozione dei rifiuti.

Per entrambi i progetti ISPRA e ARTA hanno sollevato diverse criticità che ovviamente Edison dovrà risolvere in parte in corso di realizzazione degli interventi approvati in parte presentando nuova documentazione progettuale, soprattutto per l’area ex Montecatini di Piano d’Orta dove i rilievi sono molto pesanti. Sulla Tre Monti si tratta anche di intervenire sulle aree limitrofe in cui stanno emergendo dati di gravissima contaminazione e una situazione ancora più complessa dal punto di vista idrogeologico.

In generale da un paio di anni a questa parte i procedimenti sul sito sono stati “rimessi in carreggiata” dopo anni bui, tra commissariamento e inazione condita da errori clamorosi da parte del Ministero. Con l’arrivo di diversi nuovi funzionari in regione e al Ministero, come la dirigente D’Aprile, ora al Comune di Roma, con la riorganizzazione di ARTA, con un diverso piglio da parte della Provincia di Pescara, sono stati fatti passi in avanti notevoli, ad esempio con il varo delle ordinanze di individuazione del reponsabile della contaminazione. Tutti atti arrivati anche grazie alla spinta e alle denunce degli attivisti che in questi anni hanno fornito anche contributi tecnici riconosciuti negli stessi atti degli enti.

Ovviamente resta tantissimo da fare come emerge dalla tabella riassuntiva che qui sotto descrive la situazione per le principali aree. Tra queste la situazione più grave è quella dell’Area Industriale, la zona più vasta (circa 23 ettari), pesantemente contaminata da piombo, mercurio, diossine e solventi clorurati (e non solo). Qui è incredibile che dopo 11 anni non sia stato ancora individuato il responsabile della contaminazione pur in presenza di un Piano di caratterizzazione approvato. Vuol dire che abbiamo tutti i dati sulla distribuzione della contaminazione ma non è identificato il soggetto che materialmente deve presentare i progetti di bonifica al Ministero. Tra l’altro lì da molti anni vi sono vaste aree prive di insediamenti industriali attivi per cui si sta perdendo tempo prezioso per ripulire aree su cui si può intervenire tranquillamente.

Infine bisogna assolutamente capire cosa sta bloccando l’avvio dei lavori sulle discariche 2A e 2B (vaste 7 ettari) per i quali vi sono da tempo disponibili 40 milioni di euro e terminare il procedimento in corso di riperimetrazione del SIN a Piano d’Orta.

Fermo restando che tutti i procedimenti in corso e da attivare devono andare avanti speditamente, a nostro avviso i prossimi cinque step più rilevanti a portata di mano sono:

-l’individuazione del responsabile della contaminazione per l’area industriale;

-la riperimetrazione del SIN a Piano d’Orta;

-le attività sulle discariche 2A e 2B, anche direttamente da parte di Edison;

-l’avvio dei lavori da parte di Edison sulla Tre Monti e sulle aree “interne” Ex Montecatini a Piano d’Orta.

-il completamento della caratterizzazione delle aree pubbliche.

Qui sotto una tabella riassuntiva sullo stato dell’arte per il SIN di Bussi per le aree principali

Aree principali

Situazione in sintesi

Bussi

Tre Monti (3,3 ettari)

Progetto approvato con Decreto del Ministero con rimozione di 112.000 mc di rifiuti e avvio del progetto pilota di desorbimento termico per bonificare i terreni inquinanti sottostanti i rifiuti.

Nel frattempo effettuati alcuni interventi parziali di Messa in Sicurezza (capping) e avviato l’emungimento per trattamento delle acque di falda anche se la contaminazione pare tuttora fuoriuscire dal sito.

Presenza di pesante contaminazione anche nelle aree limitrofe alla zona finora sottoposta alle misure.

Discariche2A e 2B (7 ettari)

Edison individuata a giugno come responsabile della contaminazione con Ordinanza della Provincia di Pescara.

Bando di gara da 40 milioni di euro terminato con la selezione della cordata vincitrice. Manca l’affidamento dei lavori. Ministero diffidato dal Comune.

In corso Messa in Sicurezza di Emergenza (capping)

Area industriale (23 ettari)

Esiste da anni solo l’impianto di trattamento delle acque di falda.

Manca l’individuazione del responsabile della contaminazione anche se è approvato il Piano di caratterizzazione. Manca quindi l’attivazione del procedimento amministrativo per il progetto di bonifica

Aree pubbliche

In corso la caratterizzazione da parte di ARTA.

Piano d’Orta

Ex Montecatini – aree interne

Individuata la Edison come responsabile della contaminazione con Ordinanza della Provincia di Pescara.

Chiusa la conferenza dei servizi con approvazione parziale del progetto di bonifica con Decreto del Ministero dell’Ambiente.

Ex Montecatini – aree esterne

Avviati alcuni interventi di messa in sicurezza di emergenza. In corso la conferenza dei servizi per la riperimetrazione del SIN. Individuata la Edison come responsabile della contaminazione con Ordinanza della Provincia di Pescara. Esiste un’Analisi di Rischio del 2014 realizzata dal Comune (con rischio presente).