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Con il voto di ieri in Senato sulla sospensione fino al 2020 del Bando di riqualificazione della Periferie si muove la mobilitazione istituzionale per non fermare l’iter della storica opera di rammendo varata dai governi Renzi e  Gentiloni e già passata alla fase attuativa con l’approvazione dei progetti esecutivi degli interventi. Stamane la conferenza del sindaco Marco Alessandrini con l’assessore alla Riqualificazione delle Periferie Giacomo Cuzzi, a cui hanno preso parte anche l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, i consiglieri di maggioranza e tante delle associazioni partner del progetto del Comune di Pescara, consegnato alla Presidenza del Consiglio lo scorso 8 giugno e pronto al decollo.

“La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno ieri pomeriggio e ci ha lasciato letteralmente senza parole – così il sindaco Marco Alessandrini– Nell’ambito dell’approvazione del mille proroghe con un emendamento si è inciso sugli Enti locali in maniera importante. Se da un lato sono stati sbloccati gli avanzi alle amministrazioni, dando così respiro e possibilità di impiego delle conseguenti risorse, lanciando un segnale positivo in termini di mera copertura anche se la liberazione degli avanzi dei Comuni e delle Città metropolitane ancora non c’è, subito dopo si è determinata per due anni la sospensione del bando delle periferie, inferendo un colpo durissimo sia alle stesse istituzioni locali e, soprattutto, alla comunità di cittadini e realtà associazionistiche. Il Bando sospeso si sostanzia ora in atti già firmati fra la Presidenza del Consiglio e i Comuni interessati (noi siamo andati a farlo a dicembre), in base a cui si sono avviate delle attività di progettazione e penso che questo determinerà un pericoloso allungamento dei tempi. Tanti sono gli interventi importanti ricompresi nel nostro progetto, in ambito sociale, culturale e soprattutto lavori pubblici, fra questi il collegamento della strada Pendolo, per favorire una mobilità più ampia trasversale alla città. Un lavoro per cui lavoro tutti i Settori e assessori coinvolti, che hanno fatto miracoli per stringere i tempi e concepire interventi utili, belli e solidi. E noi ora, in un momento in cui non c’è un clima di grande fiducia verso la politica, dopo aver loro presentato gli interventi nei quartieri dovremmo tornare lì e dire ai cittadini che la riqualificazione arriverà fra due anni!

E’ in corso una mobilitazione dell’intero sistema dell’ANCI che ci coinvolgerà certamente, perché questo non è solo un problema di Pescara, è una scelta che pregiudica tutte le amministrazioni italiane. Faremo quello che serve per difendere i termini attuali e non perdere la possibilità di attuare quanto progettato adesso, uniti agli altri sindaci, perché sono convinto che la mobilitazione sarà alta. E’ necessario che il bando produca i suoi effetti sulle nostre periferie portare nella realtà quanto abbiamo progettato”.

“Non è una bella giornata per la città, né per i 96 Comuni che hanno beneficiato della misura, la più grande opera di rammendo per aree urbane periferiche, che negli ultimi venti anni sono state carenti di fondi e riqualificazione – così l’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi–  Nel progetto di Pescara su cui lavoriamo con un gruppo molto esteso da oltre due anni e mezzo, abbiamo approvato già gli esecutivi. E’ un raggio di azione che va da Fontanelle dov’è prevista la riqualificazione della piazza e la costruzione di alloggi per disabili e infrastrutture per sport e verde, a San Donato, Zanno, Villa del Fuoco, intervenendo anche su via Stradonetto, via Sacco, nel Borgo Marino sud con la riqualificazione della piazza Caduti del Mare in stand by da anni che diverrà bellissima con l’opera di Franco Summa pensata per colorarla. Non solo lavori pubblici, ma anche un percorso avviato con i settori Cultura, Sport e le Politiche sociali per riempire i quartieri di servizi e dargli un’anima, relazionarci ai ragazzi, per dare loro una città vivibile e agevolare progetti per evitare la dispersione scolastica. La ghettizzazione è una vera e propria piaga, che si contraddistingue per i risvolti sociali, ma invade anche altri campi, il progetto è nato per vincerla e unire i quartieri nell’ottica di una città policentrica.

Per noi la sospensione è una doccia gelata, uno schiaffo non solo ai cittadini, ma un danno alla città. Noi a Roma siamo andati a firmare un contratto che stabilisce tempi e modalità, abbiamo assunto degli impegni, abbiamo già progettato gli interventi, per la strada Pendolo è avviata la fase degli espropri, sono partite diverse gare, abbiamo corso per vedere realizzati gli interventi il prima possibile e avviare i lavori entro la fine dell’anno. Un danno anche per tutti i partner che ci hanno sostenuto e hanno dato al progetto del Comune valore aggiunto, capace di conquistare un ottimo punteggio grazie al loro apporto. E’ davvero una cosa difficile da superare. Sicuramente saremo al fianco di tutti i sindaci e le forze politiche che si mobiliteranno, per invitare Governo e Parlamento a tornare indietro su questa decisione, perché è un grave danno alle fasce più deboli: non si possono promettere sostegno alle famiglie e poi togliere loro proprio le risorse per lo sviluppo e la riqualificazione dei quartieri più sensibili”.

“E’ un colpo al cuore a uno dei punti fondamentali dell’azione amministrativa e dell’attività legata alla diffusione della cultura – dice l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo– Uno degli obiettivi del Bando era quello di portare cultura in tutto il corpo della città. Con l’opera di Millo a Fontanelle abbiamo iniziato questo nuovo corso, ma la parte massiccia veniva dai progetti straordinari provenienti dal bando, che spostavano i centri della cultura, della produzione e dello spettacolo ed era una cosa a cui lavoravamo da molti anni. Tutti aspettavano la data dell’8 giugno per iniziare e accendere le periferie della città, confido fino all’ultimo che si possa disinnescare questo colpo basso”.

“Dobbiamo mantenere le risorse che ci consentono di intervenire su un fronte che è sicuramente fra i più importanti per un’amministrazione come la nostra – così l’assessore alle Finanze e Sport Giuliano Diodati– Pescara conta molto sulle risorse previste dal piano della Presidenza del Consiglio, 18 milioni di euro che ne movimentano ben 58 nel soldalizio con il privato promosso dal bando e che danno l’opportunità all’ente, che sta navigando spedito nel percorso di riequilibrio dei conti, di avere risorse preziosissime da investire. E’ necessario che vengano impiegate subito, per dare sfogo alla progettualità prodotta il prima possibile”.

“Un lavoro continuo quello sul bando – aggiunge il presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali Tonino Natarelli– Un lavoro intessuto con le associazioni cittadine che operano nel sociale per coordinare tutte le attività, in modo da rendere organico gli interventi di settore, sia dentro che fuori dal bando. Come Commissione abbiamo fatto un lavoro immenso, il 30 per cento delle attività sono state concentrate sulle periferie, coinvolgendo tanti soggetti, dalle parrocchie all’università. Speriamo di riuscire a far sentire la voce e a correggere questa rotta nefasta”.