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Sì corale del Consiglio Comunale al progetto di fusione delle tre società pubbliche operanti nella gestione dei rifiuti sul territorio pescarese (la consortile Ambiente SpA e le municipali del capoluogo e di Città Sant’Angelo, Attiva SpA e Linda SpA). L’unione a tre fa un enorme passo avanti e punta a diventare operativa al più presto, per dare maggiori servizi e concretizzare le annunciate economie di scala su costi e investimenti.

“Abbiamo varcato un traguardo importantissimo per la comunità, concretizzando un provvedimento di area vasta, il primo della storia amministrativa del territorio, che ci vede uniti a decine di Comuni del comprensorio – così il sindaco Marco Alessandrinie l’assessora Paola Marchegiani– Il progetto di unificazione delle tre società nasce infatti insieme alla volontà di raggiungere un obiettivo sempre indicato nella pianificazione e nella programmazione pubbliche, ma ancora inattuato pur se considerato necessario per il buon funzionamento della più estesa area urbana, l’intento di realizzare la fabbrica per trasformare i rifiuti organici in materia ed energia naturale ed attivare gli impianti di Alanno e di Loreto Aprutino per preparare al riciclaggio i materiali da imballaggi con il voto di oggi si avvicina sempre di più. Grazie al voto praticamente unanime di oggi, di cui vogliamo ringraziare il Consiglio Comunale a nome della città, Pescara dà uno sprone ulteriore alla fusione: siamo pronti e determinati a partire, perché con il raggiungimento di tale obiettivo si potranno offrire all’ambito abruzzese più densamente abitato (e con un’ineguagliata concentrazione di attività produttive, commerciali e turistiche) le infrastrutture finalmente utili alla migliore gestione dei rifiuti e, dunque, alla qualità ambientale dell’area. Dopo un percorso compiuto con i 41 Comuni soci di Ambiente SpA (tra i quali Pescara e Città Sant’Angelo) e in vista della conclusione dei passaggi sulla fusione delle tre Società nei Consigli comunali, il workshop “Oltre i rifiuti” viene proposto per condividere le strategie e le scelte con i diversi portatori di interesse presenti sul territorio

Il rifiuto deve diventare una risorsa, si può produrre energia e trasformarlo in una fonte di ricchezza. L’iniziativa ha una parte monotematica che si indirizzerà in modo efficace sulle modalità di trattamento e smaltimento della frazione umida perché stiamo puntando sulla piattaforma di Alanno”.

“Lavoreremo insieme al decollo della fusione – aggiunge l’amministratore unico di Attiva Massimo Papa– Noi abbiamo voluto che fosse Ambiente a incorporare le altre due società per dare un segnale di assoluta attenzione al progetto, piuttosto che alle quote, perché creare un soggetto capace di fornire un’impiantistica adeguata al territorio è la priorità. Ambiente incorpora Attiva e Linda anche se in termini di patrimonio e uomini la Spa vale di più. Sicuramente abbiamo lavorato su alcuni punti fondamentali, uno fra questi è lo Statuto, la governance della nuova società è un Cda a 5 con un presidente, abbiamo stabilito che in relazione dell’importanza dei conferimenti il presidente più un membro sarà espresso da Pescara, il vice e un componente da Città Sant’Angelo e due componenti dai Comuni di Ambiente. Questo il nuovo assetto che proponiamo contiene il lavoro di tutti: gli amministratori delle tre società saranno coinvolti per poter dare apporto e supporto alla nuova governance, per assicurare la continuità nei rispettivi territori. Ambiente incorpora le due società e le fonde e ora troveremo anche un nome nuovo che rispecchi tutti. Entro settembre confidiamo di arrivare al completamento della fusione, perché a circa otto mesi si possano mettere in funzione e installare gli impianti che oggi non ci sono, a partire da quelli di Alanno e Loreto e dalla piattaforma di Città Sant’Angelo, l’eco-centro che si allargherà a tutto il territorio per la raccolta dei rifiuti. Tutto questo rappresenta di certo un buon inizio”