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E’ stata notificata dalla Provincia di Pescara alla Edison Spa, con apposita ordinanza provinciale (ex art. 244 del Dlgs 152/2006) l’avviso in cui si dimostra  che la Edison è stata responsabile dell’inquinamento diffuso nelle ex Discariche 2A e 2B ed aree limitrofe,rientranti nel perimetro del SIN Bussi, per deposito incontrollato,in contrasto e senza autorizzazione e senza alcuna sicurezza, di migliaia di tonnellate di scorie industriali e rifiuti tossici e nocivi derivanti dalla storica produzione industriale del polo chimico di Bussi.

Il provvedimento è consequenziale a lunghe e complesse indagini condotte dalla Polizia Provinciale, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, l’Arta, la regione Abruzzo, l’associazione Forum H2O.L’area oggetto del provvedimento è complessivamente di oltre 70.000 mq circa con migliaia di tonnellate di rifiuti abbancati senza corretto smaltimento e senza sicurezza.L’inquinamento riguarda anche le falde acquifere sottostanti le zone indicate.

 

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Presidente della ProvinciaAntonio Di Marco, il Sindaco di Bussi Salvatore Lagatta, il Comandante della Polizia Provinciale, Giulio Honorati, il direttore dell’ARTA AbruzzoFrancesco Chiavaroli con la dott.ssaLucina Lucchetti, alla presenza del presidentedi Forum H2O, Augusto De Sanctis, è stato fatta chiarezza sull’iter, i tempi, gli studi documentali, le analisi e  le consulenze svolte in questi anni, che hanno subito una forte accelerata dal febbraio 2017 ad oggi.

“Abbiamo richiestoalla Edison – ha dichiarato il Presidente Di Marco –di rimuovere i rifiuti ancora depositati nelle aree 2A e 2B e nelle aree limitrofe, e di provvedere ad ulteriori operazioni di bonifica e di ripristino ambientale. Se ciò non dovesse accadere, si  procederà con rivalsa e in danno nei confronti del responsabile dell’inquinamento per ogni spesa sostenuta”.

“Ringrazio – ha aggiunto –  la mia struttura interna: la Polizia Provinciale, guidata da Giulio Honorati,  che ha condotto le indagini grazie allo spirito di responsabilità e di abnegazione dei suoi pochi addetti, nonché gli Enti e le istituzioni che hanno  collaborato intensamente per arrivare alla conclusione delle indagini e alla comunicazione del provvedimento: la ASL, l’Arta, la Regione Abruzzo, l’associazione Forum H2O.