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“E’ passata quasi un’intera legislatura e la maggioranza di governo ancora non è riuscita a dare seguito alla volontà popolare dei cittadini abruzzesi che hanno chiesto la Nuova Pescara già dal 2014. Un fallimento che si traduce nelle miriadi di scuse portate sul tavolo della commissione bilancio dalla maggioranza di centro sinistra, a cui negli ultimi mesi strizza l’occhio anche il centro destra. Eppure i tempi istituzionali per arrivare presto alla fusione ancora ci sono e ad oggi il M5S è l’unica forza politica che, al di là degli annunci, sta dimostrando nei fatti di voler rispettare la scelta dei cittadini che nel lontano 2014 sono stati chiamati alle urne per decidere il futuro delle proprie città” ad affermarlo è il consigliere regionale Riccardo Mercante, che continua “Auspichiamo ora che i partiti non vogliano rubare altro tempo ai cittadini delle tre città e la smettano di boicottare la volontà referendaria espressa, accettando la nostra proposta che FISSA al 2021 la nascita del nuovo comune.
Andare oltre sarebbe una presa in giro per i cittadini e la conferma che in fondo in fondo nessun politico di vecchio corso voglia la nuova città.
Sappiamo bene che il processo di fusione è lungo e laborioso,, ma alla luce anche di tutte le realtà istituzionali e sociali ascoltate è ormai palese perfino ai più scettici che la nuova Pescara rappresenterà un centro urbano di riferimento assoluto oltre che per l’Abruzzo, per tutto il medio adriatico e se si vogliono rispettare i tempi, già colmi di enorme ritardo, bisogna iniziare a dar concretamente vita al processo e non continuare a parlare di quando si potrebbe fare ed a procrastinare ulteriormente i tempi per mantenere separati i tre comuni con l’unico scopo ormai evidente di avere più poltrone da occupare.
Anche i rappresentanti comunali del M5s sostengono fortemente la posizione assunta in Regione.
«Non c’è altro tempo da perdere» commenta la consigliera di Pescara Erika Alessandrini «e la politica dovrebbe smetterla di rimandare la realizzazione di una chiara volontà popolare. È ora di approvare la legge e cominciare a parlare del “come” procedere con l’organizzazione e la strutturazione tecnica della Nuova Pescara, e passare finalmente dai vuoti annunci alla concretezza dei fatti.»

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