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Sarà un ritorno alla ritualità antica la Festa di San Cetteo che prenderà vita intorno alla Cattedrale dedicata al Santo Patrono della città dal 29 giugno al prossimo 1^ luglio. Tre giorni di devozione, di eventi  di un ritorno emozionale alla festa di un tempo con il Santo che andrà in processione sul fiume il pomeriggio di domenica e con un grande concerto per il finale, quello con James Senese e Napoli Centrale che il 1 luglio suonerà con la band Napoli Centrale in piazza Alessandrini, proprio dietro la Cattedrale. Stamane le novità sono state illustrate dal sindaco Marco Alessandrini, dal vicesindaco Antonio Blasioli, dall’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi, dall’assessore alle Tradizioni Cittadine Paola Marchegiani, da don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo,dai rappresentanti dell’associazione Porto Antico e da Antonio Di Loreto, per l’Archivio di Stato, la consigliera Maria Ida D’Antonio.

“Guardare il manifesto storico di San Cetteo dell’assessore Marchegiani che porta la data del 1898 è palese il valore che questa festa aveva in passato – così il sindacoMarco Alessandrini– Un valore che ci appartiene e che vogliamo rilanciare, per questo abbiamo investito sulle feste cittadine, sia dal punto di vista identitario che storico. Quel programma ci aiuta a renderci consapevoli che veniamo da lontano, da un tempo in cui si festeggiava il Santo con l’elevazione di globi aerostatici, girandole, fuochi d’artificio, scappata di razzi e granate a colori cubani, lancio di 24 bombe tutte variate, finale a crociera, leggendo testualmente. Erano tempi ancora lontani dalle guerre e ignari di ciò che la città si apprestava a vivere decenni dopo, e il “bombardamento di Pescara, sorpresa americana e chiusura di colpo a cannone” a cui si faceva riferimento non poteva che essere luce in onore al Santo e per divertire la comunità. Luce a cui vogliamo tornare rilanciando la memoria della festa e la storia di San Cetteo”.

 

“Ci siamo occupati di riportare questa festa tradizionale sulle orme storiche della processione – così il vicesindaco Antonio Blasioliche da Presidente del Consiglio a San Cetteo ha dedicato attenzione e iniziative – Cetteo nasce come santo del fiume. Per la prima volta si torna all’antico e domenica la processione si svolgerà sulle barche, coinvolgendo associazioni che nel centro storico rappresentano identità e origini. L’appuntamento per quanto riguarda la processione alle 17,30 nei pressi del Museo delle Genti dove il Santo si imbarcherà”.

“Nel calendario degli eventi dove ci sono oltre 200 manifestazioni abbiamo voluto inserire le principali manifestazioni religiose della città – così l’assessore Giacomo Cuzzi– Questo rilancio ci coinvolge direttamente, ci siamo occupati della parte concertistica con il concerto di James Senese e Napoli Centrale che si svolgerà in Piazza Alessandrini a partire dalle 22. Un lavoro importante perché siamo intervenuti sulle principali festività religiose dai Colli a Sant’Andrea, passando per San Cetteo. E’ un lavoro importante che punta a recuperare le feste religiose dal punto di vista identitario , insieme al fronte turismo e intrattenimento”.

“Da qualche anno sono abate alla cattedrale – così Don Francesco Santuccione– ho visto come questo protettore era sentito distante, ho riflettuto sul pastore che ha evangelizzato lungo tutto il fiume Pescara, che si è speso con amore alle persone ed ha un amore grande e mi sono dato da fare per raccontarlo e farlo conoscere. Quando l’ho proposto al vescovo ho trovato le porte spalancate e si è creata un’occasione di grazia, ci siamo lanciati e stiamo avventurandoci nella scoperta della sua storia. E’ la prima esperienza, sicuramente sarà bella perché ritrova un’identità comunitaria: faremo “lavorare” San Cetteo perché benedica in modo forte tutte le persone e cominci dagli ultimi. Tornerà sul fiume, uscirà dalla cattedrale che ha i lavori in corso, ma che è la sua casa e da cui diverse iniziative sono in cantiere. Un pool di studiosi coordinato dal prof Francesco Berardi si è impegnato a fare un lavoro a 360 gradi sulla sua storia, per consegnare a tutti la sua conoscenza. Nel frattempo incaricato padre Massimiliano Turoni di scrivere una pubblicazione snella sul Santo, a cui si aggiungerà anche una a fumetti e una grande nicchia dentro la cattedrale padre Rupnic che ha fatto la cripta di Padre Pio, lavorerà a imprimere la storia di Cetteo. Tutto questo per crescere a livello spirituale e alivello civile. La festa avrà anche una lotteria per i poveri e lunedì mattina 130 poveri saranno accolti in chiesa

“L’associazione nasce qualche anno fa nell’area vecchia di Pescara per restaurare completamente questo luogo – dice Pino Di Persiodell’associazione Porto Antico – Era abbandonato e pieno di erbacce e lasciato dai pescatori. Noi abbiamo fatto questo lavoro e ci siamo occupati delle attività sportive e culturali. Porto Antico nasce con questo nome nel luogo dell’antica fortezza di Pescara, qui le antiche imbarcazioni romane attraccavano per lo scambio delle merci e oggi vogliamo rendere questo piccolo approdo e la sua storia noti a tutta la cittadinanza. So è creata una straordinaria sintonia con don Francesco e abbiamo pensato di rispolverare l’antica tradizione della processione nel fiume: alle 17,30 di domenica la processione che prima veniva fatta via terra passerà dalla Casa natale di D’Annunzio e da via Catone entrerà nella golena sud, il Santo si imbarcherà e arriveremo fino alla foce del fiume con due imbarcazioni per buttare una corona di alloro e fare una preghiera ai caduti, ai marinari. Capitani delle due barche saranno Vittorio Di Boscio e Claudio Lattanzio”.

“E’ importante dal punto di vista dell’identità questa festa – conclude Antonio Di Loretodell’Archivio di Stato – La festa si è attenuata e persa, ma all’inizio del secolo scorso era sentitissima: si svolgeva nel triangolo fra piazza Unione, Garibaldi e via D’Annunzio nella seconda metà di agosto, il  sabato, la domenica e lunedì e c’era una vera e propria gara di intrattenimento e un sentimento di appartenenza forte. C’era la tombola, c’erano le bande, un anno ci fu anche il Circo Barnum dall’America e giochi antichi, come l’albero della Cuccagna sul fiume, con la processione dei lumini che di sera passavano sull’acqua a simboleggiare la presenza delle anime