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“Mi potevo occupare solo dell’ordinaria amministrazione e, quindi, non potevo fare progetti o programmare”. L’ha dichiarato l’ex assessore regionale Mimmo Srour, con delega alla protezione civile dal 4 agosto 2008 al 19 gennaio 2009, indagato nell’ultima tranche dell’inchiesta della procura di Pescara sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola (Penne), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. Il filone riguarda la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv).
Accompagnato dal suo legale Piergiorgio Merli, l’ex assessore e’ stato interrogato, questa mattina, dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari dell’inchiesta su Rigopiano. “Spero che sia stata chiarita la posizione del mio assistito”, ha auspicato l’avvocato, “perche’ era legata soltanto a questi quattro mesi. Eravamo nel periodo della Giunta Del Turco, dove c’erano stati gli arresti e, quindi, le dimissioni non soltanto del presidente, ma anche di alcuni assessori. Srour ha potuto lavorare soltanto per quella che era l’ordinaria amministrazione e le eventuali emergenze che si fossero presentate. E poi nessuno gli ha mai posto problemi o, comunque, nessuno della struttura amministrativa gli ha avanzato il problema della Carta valanghe”.
E’ in corso l’interrogatorio dell’ex assessore regionale Tommaso Ginoble. E’ saltato, invece, quello dell’ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, il cui legale ha presentato istanza di impedimento.

“L’onorevole ha risposto con serieta’ a tutte le domande poste. Nel merito, pero’, non diciamo nulla. Questa inchiesta merita un riserbo e una pacatezza assoluti”. Lo ha detto l’avvocato Tommaso Navarra, al termine dell’interrogatorio del suo assistito, Tommaso Ginoble, ex assessore regionale alla protezione civile dal 2005 al 2008, indagato nell’ultima tranche dell’inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Penne), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. Il filone riguarda la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv).
L’ex parlamentare Ginoble, questa mattina, e’ stato interrogato dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari dell’inchiesta su Rigopiano. “Per rispetto della serieta’ e gravita’ dell’inchiesta”, ha aggiunto il legale della difesa, “non prendiamo una posizione che potrebbe essere riduttiva della complessita’ delle varie posizioni”.

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