CONDIVIDI

ezio_chiacchiaretta_intervista

«Il Comune di San Giovanni Teatino scrive alla Regione Abruzzo per chiedere un confronto sulla gestione dei servizi idrici e nel frattempo chiede all’Aca una dilazione dei pagamenti e un rinvio al 31 dicembre delle scadenze (le bollette, infatti, andavano pagate entro il 15 novembre)».
Così come annunciato il 13 novembre da Marinucci, quindi, sembra incontrare il consenso anche del primo cittadino la proposta avanzata (da tempo) dagli esponenti di opposizione, ed in particolare dal Movimento Insieme, relativa alle misure da adottare (o perseguire) al fine di rimediare alla disastrosa situazione prodotta (sulla comunità cittadina) dal passaggio delle reti idriche comunali alla gestione-Aca.
A pochi giorni dall’importante seduta del Consiglio comunale in programma proprio sul tema dell’acqua (e delle bollette ‘salate’), infatti, i documenti a firma del gruppo di minoranza e dell’Amministrazione sembrano andare sostanzialmente nella stessa direzione. Le linee d’azione (sul tema) dei due più importanti gruppi politici cittadini, dunque, non sono più due rette parallele o divergenti, ma appaiono quantomai convergenti verso il tentativo di liberare la città dal carrozzone-Aca.
«E’ quello che chiede la città – sottolinea Ezio Chiacchiaretta (capogruppo Insieme in Consiglio) – ed è esattamente la richiesta che noi abbiamo da sempre rappresentato e che sottoporremo, nella seduta di venerdì, al Consiglio comunale, affinchè impegni Amministrazione e Giunta in due direzioni: abbandonare quanto prima l’Aca e sospendere il pagamento delle bollette ricevute dai cittadini». Tale richiesta, che incarna con misure concrete una proposta formulata ormai da tempo da parte del movimento guidato dall’ex Sindaco Caldarelli, è stata tradotta in mozione dal gruppo Insieme e, protocollata nella giornata di ieri, sarà ufficialmente discussa nella riunione dell’Assise civica in calendario il 28 novembre.
«Quali sono le ragioni giuridiche e di sostanza alla base di quanto chiederemo al Consiglio ed all’Amministrazione? Lo andiamo ripetendo ormai da molto tempo», commenta Chiacchiaretta che spiega: «La legge regionale che impone il passaggio ad un gestore pubblico fonda tale transfert sul presupposto che il nuovo soggetto soddisfi stringenti criteri di efficienza, economicità ed efficacia; l’Aca non rispetta affatto tali parametri e questo rappresenta indubbio elemento giuridico che attribuisce a San Giovanni Teatino il diritto di retrocedere rispetto al passaggio effettuato. In secondo luogo – tiene a precisare il capogruppo del Movimento Insieme – la stessa Aca si è resa da subito inadempiente in relazione al contratto stipulato con il nostro Comune, mancando un pagamento di ben 465.000 euro (prima rata costo reti) e rendendo nullo lo stesso contratto ad origine. Per quel che attiene le bollette, invece, sono stati rilevati gravi motivi di illegittimità nel rapporto pattuito tra Aca e Comune, con gravi danni per il nostro ente che vanno doverosamente approfonditi prima di riversare sui cittadini eventuali conseguenze ed effetti negativi di tali decisioni».
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco Luciano Marinucci, il quale, nella giornata odierna, ha scritto all’amministratore unico di Aca Vincenzo Di Baldassarre: «Come Lei ha potuto constatare nell’assemblea pubblica dello scorso giovedì 13 novembre, la popolazione già colpita dalla grave crisi economica nazionale soffre un pesante disagio tanto per il pagamento degli importi accumulati che per la possibilità ridotta di dilazionamento in soli 6 mesi di consumi accumulati in più di un anno. Tutto ciò è aggravato dall’applicazione delle nuove tariffe che in alcuni casi hanno più che raddoppiato gli importi fino ad ora pagati».
L’amministrazione comunale – riporta un comunicato diramato in mattinata – valuterà la possibilità di lasciare la gestione Aca. «Com’è noto – si legge nella nota indirizzata dal primo cittadino al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, ad Aca e Ato – il Comune di San Giovanni Teatino, a seguito della scadenza in data 31 dicembre 2012 della convenzione per la gestione del servizio idrico integrato con la società Enel Rete Gas, ha trasferito, in ottemperata della legge 9/2011, la gestione del SII alla società ACA spa». Prosegue il sindaco Marinucci: “A seguito di un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato centinaia di cittadini, è emersa l’univoca volontà di “uscire” dalla società A.C.A. procedendo ad una gestione diversa, attraverso il consorzio con altri Comuni o anche mediante gestione diretta attraverso società in house del Comune di San Giovanni Teatino. Con la presente si chiede un incontro, a cui parteciperanno anche i gruppi consiliari schierati all’unanimità per tale obiettivo, per definire le relative possibilità, modalità e tempistiche».
Nel Consiglio comunale di venerdì, a questo punto, non è utopia ipotizzare un’Assemblea unita ed unanimemente convinta verso quello che fino a qualche settimana fa sembrava un azzardo per temerari e che oggi, grazie alla tenacia di alcuni ed alla saggezza di altri, appare come uno scenario praticabile.