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“Ormai siamo diventati la Regione additata come simbolo di gestione illegale fino al ridicolo, tanto che prima le Iene, adesso Striscia la Notizia e un po’ tutti i media nazionali, soprattutto quelli satirici, hanno posto l’attenzione sul caso Abruzzo in termini non certo lusinghieri” lo ha dichiarato Fabrizio Di Stefano nella conferenza stampa che ha tenuto questa mattina presso l’Hotel Duca D’Aosta di Pescara.

“Anche per questo” ha continuato Di Stefano, “E’ necessario ripristinare al più presto la legalità nella Regione Abruzzo perchè stiamo vivendo un momento in cui l’Ente, secondo l’Art. 122 della Costituzione, è guidato in maniera illegittima.  Ciò che denuncio non è solo il mancato rispetto delle norme da parte del Presidente D’Alfonso, bensì tutta la sequela di illegittimità che si stanno compiendo in questo momento in Regione Abruzzo, proprio mentre si protrae l’incarico del Presidente D’Alfonso; in particolare faccio riferimento alle nomine e ai concorsi che sono stati banditi e sono stati espletati.

Se le nomine, alla SAGA, all’A.R.I.T. e le ultime altre fatte, con uno sforzo di indulgenza possono essere considerate soltanto di cattivo gusto, visto che il Presidente della Regione e di conseguenza la Giunta Regionale tra qualche settimana non saranno più legittimati dal Senato, ben più gravi sono i concorsi che sono stati espletati e che invece non potevano essere fatti.

Mi risulta infatti che almeno le ADSU (Aziende per il Diritto agli Studi Universitari) ma anche altri Enti di derivazione Regionale, non hanno approvato il proprio bilancio o lo hanno approvato in maniera difforme da quanto riportato nel bilancio della Regione; di conseguenza questo risulta un atto falsato e quindi illegittimo che, approvato solo in Giunta Regionale, non ha atteso nemmeno il necessario parere della Corte dei Conti per dare il via alle procedure concorsuali.

Questa eccessiva fretta nell’espletare tali concorsi, fa chiaramente capire che, in vista della sicura sconfitta, si cercano di blindare amici e uomini fidati in posizioni cardine dell’apparato regionale con contratti a loro modo di vedere non revocabili; non è così perché la procedura di avvio del procedimento è falsata e se saremo noi ad essere chiamati a guidare il prossimo Governo Regionale provvederemo immediatamente, attraverso le sedi opportune, a ripristinare la legalità e a perseguire quei dirigenti che, sotto la propria responsabilità, hanno consentito questo genere di operazioni.

D’altronde D’Alfonso, e i suoi, dovrebbe ricordarsi del suo ex collaboratore Giovanni D’Amico che allora, con il Presidente Del Turco, fu condannato dalla Corte dei Conti per analoghe vicende.

I Dirigenti Regionali siano consapevoli che avallando questo genere di operazioni ne risponderanno personalmente nelle sedi competenti; analogamente non hanno validità tutte le convenzioni che il Presidente D’Alfonso sta firmando, riguardanti i fondi del Masterplan, che risultano prive di firma da parte dei Dirigenti e quindi non valide; per questa ragione consiglio ai Sindaci, prima di impegnare le somme, di accertarsi almeno della correttezza degli atti.

Tutto questo sta portando al disastro la Regione Abruzzo, come hanno sottolineato a più riprese i Consiglieri Regionali di Forza Italia, evidenziando i fallimenti sulla Sanità, sull’utilizzo dei Fondi Europei e sul disastro nei vari settori della Regione.

Mi permetto di fare un’osservazione alle opposizioni e in particolare al M5S: è semplicemente assurdo che dall’inizio dell’anno questa Regione abbia tenuto soltanto tre miseri Consigli Regionali, senza che nessuno abbia detto nulla.

Ed è inconcepibile che su questa scelta di non optare del Presidente D’Alfonso ci si opponga soltanto contestando il deliberato della commissione competente, come probabilmente avverrà nel prossimo Consiglio Regionale.

Osservo che il M5S in passato, quando il Presidente era legittimato dal voto popolare, occupò il suo scranno in maniera plateale e non istituzionale; perché non lo fa oggi che quella poltrona, adesso sì, è occupata in maniera illegittima?

Da parte mia mi farò promotore di una petizione online #ORABASTADALFONSOSCEGLI, sulla piattaforma change.org, che invito a sottoscrivere, per chiedere al Presidente D’Alfonso e al Partito Democratico di ripristinare le regole nella nostra Regione e di sottrarre l’Abruzzo da questa ennesima figuraccia Nazionale” ha concluso Fabrizio Di Stefano.