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La richiesta di assoluzione fatta questa mattina nei miei confronti dal Procuratore Generale della Corte d’Appello d’Abruzzo, Dott. Pietro Mennini, per l’appello dell’ormai annosa inchiesta denominata Re Mida, che mi vedeva coinvolto con l’imprenditore Rodolfo Di Zio ed altri esponenti politici e tecnici, mi fa in parte riconciliare con il Sistema Giudiziario Italiano: ci sono ancora persone per bene e magistrati intellettualmente onesti che sanno riconoscere quando altri colleghi hanno sbagliato” lo ha dichiarato in una nota l’On. Fabrizio Di Stefano.
Benchè la vicenda fosse già chiusa, perché andata in prescrizione” ha continuato l’On. Di Stefano “Avere il riconoscimento formale del Procuratore Generale, poi ovviamente accordato dalla Corte, per una persona della mia moralità e della mia onestà non può che essere una gioia immensa.
Tuttavia mi domando: come mi verranno ricompensati i dieci anni di tribolazioni a cui sono stato sottoposto? E ancora, i magistrati che hanno sbagliato pagheranno qualcosa per il loro errore o, come credo, verranno addirittura promossi?
Una cosa è certa, l’ ùggia di queste riflessioni viene subito allontanata dalla gioia per questo straordinario riconoscimento, che mi è stato dato da una persona per bene” ha concluso l’On. Fabrizio Di Stefano.
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