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Con l’esibizione di Pierpaolo Capovilla al Matta si prepara un appuntamento di grande intensità per A Futura Memoria, rassegna di eventi multidisciplinari ideata da ARCI Pescara per commemorare anniversari storici e  culturali di portata nazionale e internazionale, al fine di generare un’approfondita riflessione sulle radici storiche e culturali della nostra memoria collettiva e sulla loro capacità e necessità di segnare il presente e il futuro. 

“La rassegna a Futura Memoria cuce insieme diversi appuntamenti sulla nostra storia e un calendario per rivivere gli eventi più importanti – così l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – E’ nata perché eventi storici di grande portata possano essere vissuti e approfonditi in modo non nostalgico, retorico e celebrativo, ma in una chiave che possa far risaltare l’utilità, il valore che possano contribuire oggi a dare una visione più completa e dinamica della storia. Per questo abbiamo moltissimi protagonisti della cultura di oggi saranno compagni di viaggio di questa rassegna che ci cala dentro ciò che è accaduto e ci consegna emozioni e significati”.

“La rassega è nata a 100 anni dalla rivoluzione d’ottobre e sull’eco di anni fondamentali per la nostra storia – così Andrea Fabrizii, motore dell’iniziativa – La scelta è ricaduta su molti nomi della cultura italiana, fra questi Pierpaolo Capovilla è di certo una delle più belle e disarmanti voci della scena della musica indipendente italiana (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man). Nell’Eresia socialista/Eresia dell’amore interpreta alcuni dei più emblematici scritti del Poeta della Rivoluzione, Vladimir Vladimiroviĉ Majakovskij e sarà uno spettacolo di grande intensità, completamente gratuito. Come lo sono stati quelli proposti fino ad oggi e quelli che verranno, dai reading alla musica, al cinema e alla letteratura”.

ERESIA SOCIALISTA/ERESIA DELL’AMORE

Pierpaolo Capovilla, classe 1968, è un musicista ed autore della scena indipendente italiana. Cantante e bassista di uno dei gruppi seminali degli anni ’90, gli One Dimensional Man, con questi suona una serie sterminata di concerti in Italia e in Europa, e pubblica 5 album destinati a lasciare il segno nella storia del rock italiano più radicale e intransigente. Nel 2005 fonda il gruppo Il Teatro degli Orrori, con cui si cimenta nelle sonorità a lui consuete, questa volta però cantando in italiano.

Oggi Il Teatro degli Orrori è diventata una delle band più note ed apprezzate dalla critica e dal pubblico in Italia. Il mai celato amore per la poesia lo spinge a cimentarsi in reading letterari dei suoi lirici più amati, da Majakovskij a Esenin, da Pier Paolo Pasolini ad Antonio Delfini, fino al recente progetto meta-teatrale, “Interiezioni”, su testi di Antonin Artaud e Carmelo Bene.

Nell’ opera di Capovilla sono certamente distinguibili la sua devozione per la tradizione del rock più sanguigno di matrice americana, l’affezione per la poesia e la drammaturgia russe, ma anche la passione civile e l’attaccamento ai valori democratici, sempre ribaditi nei concerti e negli incontri pubblici.

Non si tratta qui di menar vanto di Majakovskij. Non siamo qui per glorificare il poeta. Vogliamo invece trascinarlo negli abissi della contemporaneita in cui persistono le nostre vite. Lo porteremo vicino, vicinissimo a noi…”. Un reading magistralmente esposto, emotivamente coinvolgente pur nella sua audacia. Fattore quest’ultimo che evidenzia se possibile, la centralità del poeta russo nell’universo capovilliano attuale.

Vera e propria anima ispiratrice oltre che grimaldello per scardinare l’oblio non solo calato sulle liriche del poeta, ma anche sulle coscienze dei nostri contemporanei.

Un Capovilla che ruba la scena quasi più delle parole di Majakovskij col suo completo nero, la sua austera figura, il suo stentoreo declamare versi immortali e insieme tremendamente attuali.

INGRESSO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI