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Tribunale Pescara

I lgip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, ha accolto la richiesta del pm, Anna Rita Mantini, di incidente probatorio per fugare ogni dubbio sulla morte di Carlo Pavone, l’ingegnere informatico di 43 anni deceduto nei giorni scorsi in ospedale, a Pescara, dopo un anno di coma, essendo stato colpito da un proiettile che lo ha raggiunto alla testa. L’udienza si terra’ al Tribunale di Pescara il 25 gennaio alle 17. In quell’occasione il gip affidera’ al prof. Vittorio Fineschi, medico legale, e al prof. Massimo Sottini, neurologo, entrambi dell’Universita’ La Sapienza di Roma, l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo dell’ingegnere informatico e sara’ stabilita la data dell’esame autoptico in regime di incidente probatorio. Il 25 novembre hanno la possibilita’ di nominare un perito anche le varie parti e cioe’ la moglie della vittima; il fratello, la sorella e i genitori di Pavone; e Vincenzo Gagliardi, l’uomo accusato dell’agguato all’ingegnere. L’episodio risale al 30 ottobre 2013. Secondo l’accusa Gagliardi, che in passato ha lavorato con la moglie di Pavone e con la quale aveva una relazione sentimentale di cui Pavone era a conoscenza, avrebbe atteso la vittima sotto casa e gli avrebbe sparato.(AGI)