Si apre un nuovo capitolo della saga relativa al project financing per la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti. “Apprendo con sgomento che il direttore generale di Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, su segnalazione del secondo RUP nominato dalla Regione per la procedure del PF dell’ospedale di Chieti, avrebbe richiesto l’ennesima consulenza esterna per la valutazione dell’offerta presentata dal Gruppo di imprese capitanato da Maltauro” commenta Sara Marcozzi “Nonostante tutti i no collezionati da questo progetto da parte di ogni ufficio competente di ASL e Regione, dopo le decine di migliaia di euro pagate in consulenze per farsi certificare ciò che il M5S dice da due anni e mezzo, il direttore generale Rivera, forse per far contento il presidente D’Alfonso, ha ben pensato di commissionare altra consulenza. La domanda è: quante ancora ne serviranno? Gli abruzzesi dovranno continuare a pagare consulenze che confermano sempre la stessa cosa e cioè che il PF non si può e non si deve fare? O forse l’intento del Governo regionale è commissionare decine e decine di consulenze fino a che non ne troverà una favorevole al progetto di finanza? Perché tanta insistenza su un progetto che darà vantaggi solo a chi realizzerà le opere?” continua Marcozzi “Ho appena inviato una richiesta di accesso agli atti al Capo Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, ing. Emidio Primavera. E’ inaccettabile che si continui a dissipare denaro pubblico in consulenze esterne dopo che per ben tre volte lo stesso progetto è stato bocciato da più parti”.
E’ la stessa Consigliera del M5S, che per prima si occupò del PF dell’ospedale di Chieti, a ricordare le numerose consulenze. “La ASL di Chieti che ha sonoramente bocciato la proposta ha già speso quasi 40 mila euro per avvalersi del supporto tecnico-legale da parte della Studio McDermott e altri 20 mila euro per la consulenza bocconiana da parte del Prof.ssa Veronica Vecchi. In tutti i casi, sia lo studio McDermott, sia la consulenza della Vecchi ha bocciato la proposta. A questi si aggiungono i pareri negativi delle relazioni finali fornite dai due RUP, Manci e Primavera. Siamo al delirio di onnipotenza da parte del governo regionale che si ostina a portare avanti un progetto inutile, costosissimo, che indebitata ASL e Regione per decenni, che non migliorerà affatto l’offerta sanitaria per i pazienti e che, con molta probabilità, a causa delle esternalizzazioni dei servizi, peggiorerà le condizioni dei lavoratori.” Conclude Marcozzi “Questo spreco di denaro pubblico non è più tollerabile, provvederò immediatamente a integrare la mia segnalazione ad Anac che ha dato il via al procedimento di vigilanza nei confronti di ASL e Regione”.
“Arriva l’ennesima consulenza tecnica di 18 mila euro per provare a sbloccare la ingarbugliata matassa del Project Financing che dopo quattro anni è rimasta solo sulla carta producendo un dispendio notevole di denaro, tempo ed energie sottraendole alla vera programmazione sanitaria. Il Presidente D’Alfonso continua a portare avanti con ostinazione il suo ‘capriccio’ Maltauro mentre cresce il debito, con dati e numeri allarmanti, inerente la Asl di Chieti-Lanciano- Vasto. Infatti abbiamo, al 31 ottobre, un buco in bilancio pari a 34 milioni di euro e a questo deficit va aggiunta la somma derivante dalla sentenza del Tribunale di Chieti in merito alla perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio del Giudice Istruttore che su ricorso della curatela fallimentare ex Villa Pini riconosce alla stessa la somma di ben 42.600.000 euro. Questo il commento del consigliere regionale Mauro Febbo che spiega quanto segue: “D’Alfonso si ostina a portare avanti l’istruttoria del Project Financing dell’Ospedale clinicizzato di Chieti perdendo solo tempo prezioso, senza trovare invece una soluzione seria e concreta inerente i Padiglioni da ristrutturare per colpa del cemento impoverito. Il Project sta diventando una vera e propria telenovela dove sono stati messi in piedi degli enormi pasticci ed errori procedurali. Innanzitutto ricordo come la Regione, che ha avocato a sé il procedimento, non è l’ente preposto a pronunciarsi sulla Pubblica utilità. Infatti solo la Asl può essere la stazione appaltante. Inoltre la Asl di Lanciano -Vasto – Chieti ancora non ha il Piano aziendale approvato e quindi non è comprensibile come vengono prese decisioni in merito al S.S. Annunziata di Chieti. Adesso – continua Febbo – sono proprio curioso di leggere la ‘nuova’ relazione della Professoressa Veronica Vecchi e in cosa si discosta dalla precedente bocciatura e cosa cambia rispetto al primo incarico. Per adesso la differenza è solo nell’Ente affidataria, prima la Asl oggi la Regione. E’ un anno che si aspetta il pronunciamento della pubblica utilità da parte della Regione da quando è stata defenestrata la Asl e credo che l’ing. Primavera non intende proprio prendersi questa grossa responsabilità. Intanto si continua a perdere tempo prezioso ed utile per assumerne decisioni importanti a favore dell’Ospedale di Chieti. Ormai i miei sospetti sono più che fondati: il progetto Maltauro è solo un espediente per impoverire la sanità teatina a favore di chi continua a lavorare giornalmente ed investire in altre strutture ospedaliere. Pertanto – conclude Febbo – visto che la Regione non molla sul portare avanti questo faraonico ed inutile Progetto continuerò a vigilare ed oppormi affinché sul futuro del S.S. Annunziata vengono prese solo decisioni serie e costruttive e non inutili consulenze”.