CONDIVIDI
Nella giornata di lunedì pomeriggio i rappresentanti dell’Oasi Riserva Naturale dei Calanchi, del’AMP Torre Cerrano, del WWF e di Italia Nostra, insieme agli esponenti politici territoriali del comprensorio di Art.1 Movimento Democratico Progressista e Sinistra Italiana, si sono incontrati con Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza regionale con delega all’ambiente, per discutere delle problematiche relative alla discarica del consorzio Piomba Fino. 
 
L’incontro si è aperto con la comunicazione di Mazzocca in merito alla scelta del Presidente D’Alfonso che ha provveduto con un atto proprio alla nomina dell’Arch. Laura D’Alessandro come nuovo commissario del Consorzio Piomba Fino. Era un atto atteso da tempo, soprattutto da parte degli esponenti politici di Art.1 Mdp e SI, che da anni si battevano per un cambio di governance del consorzio. Ma l’incontro è servito anche a discutere le ragioni dei rappresentanti ambientalisti sulle negatività di una nuova discarica a Santa Lucia di Atri, soprattutto per le contrarietà espresse dalle popolazioni per ragioni sia di carattere sanitario che ambientale in quanto a poche centinaia di metri da un Sito di Interesse Comunitario, istituito dall’Unione Europea su richiesta della Regione Abruzzo per le straordinarie valenze naturalistiche e paesaggistiche, al cui interno è ricompresa una Riserva naturale regionale Oasi dei Calanchi.
 
Mazzocca, nel ricordare che il piano di ampliamento discarica era stato determinato da un iter di 12 anni fa della provincia di Teramo, che ai sette tavoli di concertazione il Comune di Atri non ha mai partecipato e che nel periodo delle osservazioni né Comune né cittadini hanno presentato nulla alla Vas nella primavera di quest’anno, ha dato piena disponibilità a valutare le procedure per una modifica integrativa del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti inerente l’annosa previsione su Atri per andare incontro alle ragioni di un territorio evidenziate dalle associazioni ambientaliste e dai partiti presenti. 
 
Vale la pena di ricordare come la previsione di un sostanziale ampliamento della discarica di Atri era contenuta nel Piano Rifiuti della Provincia di Teramo approvato oltre dieci anni fa, mai modificato e come tale inserito, al pari di quelli delle altre provincie, nel Piano Regionale in fase di imminente definitiva approvazione. 
CONDIVIDI