Una Regione che non è né facile né veloce! Molto lontana quindi da quello che il Presidente D’Alfonso aveva promesso nel corso della sua campagna elettorale alle elezioni 2014. Sono passati, infatti, oltre tre anni dall’inizio di questa legislatura e il bilancio non gioca certo a favore di chi dell’arte oratoria sembra aver fatto l’unica risorsa. Il riordino della struttura, che il Presidente si è tanto speso per declamare, infatti, ha portato probabilmente ancora più confusione e disorganizzazione in Regione Abruzzo. Causa questa di numerosi disagi amministrativi tra cui spicca la farraginosa vicenda relativa ai “CAMPIONATI EUROPEI DI BASKET FEMMINILE CHIETI 2007 – EUROBASKET 2007”.
E’ in questo contesto infatti che si è palesata una mala gestio che il turnover dirigenziale e delle mansioni ha probabilmente accentuato. E che, in questo particolare caso, probabilmente si è tradotto in un esborso notevole ai danni della collettività abruzzese.
Dubbio quest’ultimo che ha spinto il Deputato Andrea Colletti e il Consigliere regionale Gianluca Ranieri a presentare un esposto presso La Procura della Corte dei Conti per accertare chi siano i colpevoli nei movimenti economici tra l’Ente e la ditta Bertelè Srl, che ha fornito merce ed ha effettuato lavori presso i Palazzetti dello sport di Chieti, Lanciano, Ortona e Vasto in occasione, appunto, dei Campionati europei di Basket Femminile ed Eurobasket.
“Regione Abruzzo” hanno spiegato nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina “si è trovata a dover contrastare le richieste della ditta Bertelè che, a suo dire, era creditrice di cifre oltre il milione di euro.
In particolare, la Bertelè, presso il Tribunale di Como ha ottenuto ben quattro decreti ingiuntivi tutti provvisoriamente esecutivi. La Regione ha quindi dovuto pagare! E’ da sottolineare” continuano i portavoce 5 stelle “che di questi decreti ingiuntivi la Regione si è opposta solo al primo (D.I. n. 309/15) di circa 400mila euro; un’opposizione che però non ha ottenuto, inaspettamente, la sospensiva anelata e che ha costretto la Regione a pagare un totale di quasi 1 milione e mezzo di euro. A questa vicenda, che già di per sé dimostra pressapochismo e superficialità nella gestione, si aggiunge il rumors secondo cui sembrerebbe che tra Ente e ditta appaltatrice non si sia mai stato stipulato un contratto scritto ma solo un accordo sulla parola.
Dalla lettura di tutta la documentazione emerge, inoltre, come la stessa Avvocatura Regionale, sez. di Pescara, evidenzi l’inerzia degli uffici preposti nel fornire la documentazione per le relative impugnazioni dei decreti ingiuntivi. In particolare la grave e perdurante inerzia dei funzionari responsabili del procedimento emergerebbe da una nota del 20 gennaio 2016 del Responsabile del Servizio Sport ed Emigrazione che, sulla vicenda “Campionati Europei di basket femminile Chieti 2007 – Eurobasket 2007” segnalava la sussistenza di «difficoltà oggettive in merito alla ricostruzione e conoscenza adeguata della situazione in considerazione dell’assenza dal servizio, da tempo, dei funzionari e dirigenti coinvolti nel procedimento» aggiungendo, altresì, che «il funzionario dell’Ufficio Sport ed impiantistica (…) dal mese di settembre 2015 risulta assente dal servizio per “Aspettativa”».
“La vicenda assume contorni ancora più grotteschi” afferma il deputato Andrea Colletti “poiché altri enti pubblici, in particolare la Provincia di Chieti, destinataria dei medesimi decreti ingiuntivi e con la stessa posizione giuridica della Regione, si è opposta per mezzo del suo avvocato ed è riuscita sia a farsi sospendere l’esecutorietà di tali decreti ma, soprattutto, fino ad ora ha ottenuto ben 2 sentenze positive, facendo risparmiare alla medesima Provincia oltre 1 milione di euro!”.
Appare chiaro, pertanto, che qualora la Regione Abruzzo si fosse opposta anche agli altri 3 decreti ingiuntivi con grandi probabilità avrebbe evitato di buttare, così come ha fatto, denaro della collettività. Pertanto” concludono Colletti e Ranieri “abbiamo ritenuto che la Procura dovesse esaminare l’esposto da noi elaborato al fine di accertare la sussistenza nei fatti denunciati di illeciti contabili e/o di altra natura giuridica, individuando le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nei confronti dell’erario e della collettività. Una cosa è certa, che a prescindere dai riscontri dell’esposto la regione facilissima di D’Alfonso si è dimostrata lentissima e disorganizzata. Ancora una volta i proclami del presidente non sono riscontrabili nella realtà dei fatti ed a pagarne le spese sono ancora una volta i cittadini abruzzesi”.